La sorella Anna, in un’intervista di qualche anno fa, chiarisce le circostanze in cui suo fratello perse la vita: ““Non è vero che Rino fu rifiutato dagli ospedali. Questa è una leggenda. Quando il corpo di mio fratello fu estratto dalle lamiere, venne portato al Policlinico Umberto I, semplicemente perché era il posto più vicino. La struttura non aveva una sala operatoria attrezzata per la craniolesi, ma non l’avevano neppure gli altri ospedali contattati telefonicamente”.

Un avvocato penalista campano, Bruno Mautone, ha pubblicato tre libri intorno alla morte di Rino Gaetano: “La tragica scomparsa di un eroe”, “Chi ha ucciso Rino Gaetano” e l’ultimo “Rino Gaetano, segreti e misteri della sua morte”. Mautone dice di possedere prove schiaccianti che i servizi segreti siano coinvolti nella morte del cantautore. Secondo Mautone molti degli amici di Rino Gaetano erano agenti segreti, collegati alla Cia americana e ai servizi segreti italiani. Proprio questi rapporti, secondo l’avvocato, spiegherebbero i testi opachi di Gaetano dietro cui si celerebbero fatti inquietanti e riservati dell’epoca.