Quali sono i codici delle mascherine Ffp2 non a norma? A svelarlo sono state le indagini dell’Antifrode dell’Unione Europea e del Ministero dello Sviluppo Economico. Un nuovo caso dopo quello delle U-Mask, ritirate dal mercato su iniziativa del Ministero della Salute.
Le Ffp2 in questione, non corrisponderebbero alle certificazioni secondo i test effettuati e – dunque – non vanno utilizzare per evitare il contagio da Covid.
Quali sono i codici delle mascherine Ffp2 non a norma?
L’Unione Europea mantiene un database online in cui è possibile scoprire se il proprio prodotto sia stato effettivamente validato da un organismo autorizzato a rilasciare certificazioni per Dpi delle vie respiratorie come riportato dal Corriere della Sera.
In assenza del codice sulla mascherina, può darsi che il dispositivo figuri comunque negli elenchi dei prodotti validati in deroga dall’Inail ai sensi del decreto Cura Italia, visualizzabili cliccando qui. Se il dispositivo compare in quell’elenco, lo si può considerare sicuro. Se invece nemmeno in questo secondo caso si dovesse riuscire a conoscere l’organismo certificatore, è opportuno passare subito a modelli adeguatamente registrati.
I codici da osservare
Questi sono gli organismi della lista realmente esistenti ma non autorizzati dall’Ue a certificare Dpi delle vie respiratorie (quindi tutte le mascherine FFP2 che riportano i seguenti codici non sono a norma):
- ICR Polska (Polonia) – CE 2703
- CELAB (Italia) – CE 2037
- ECM (Italia) – CE 1282
- ISET (Italia) – CE 0865
- TSU Slovakia (Slovacchia) – CE 1299