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Codacons, denuncia contro l’Agenzia delle Entrate di Salerno: “Disservizi e ritardi insostenibili”

Foto di repertorio

Il Codacons ha segnalato gravi criticità nell’organizzazione dei servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate di Salerno, dopo aver raccolto numerose lamentele da parte di contribuenti e utenti. L’associazione dei consumatori ha diffuso una nota nella quale vengono elencate le principali problematiche riscontrate presso la sede centrale di via Degli Uffici Finanziari, chiedendo interventi rapidi per garantire standard di efficienza adeguati.

Codacons, denuncia contro l’Agenzia delle Entrate di Salerno

Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni e ci siamo recati personalmente negli uffici per verificare la situazione, riscontrando direttamente i disservizi”, hanno dichiarato il presidente Matteo Marchetti e Pierluigi Morena dell’ufficio legale Codacons.

Due i punti principali contenuti nella diffida inviata alla Direzione Provinciale. Il primo riguarda il sistema di prenotazione degli appuntamenti tramite applicazione digitale. Secondo l’associazione, l’App non garantisce un servizio equo e accessibile: spesso occorrono molti giorni di attesa per accedere agli sportelli, con conseguenti disagi per cittadini e professionisti. Inoltre, le assenze non comunicate da parte degli utenti prenotati generano ulteriori rallentamenti, lasciando slot vuoti che non vengono riassegnati. Il Codacons propone di ridurre a un massimo di tre giorni i tempi di attesa e di introdurre un sistema misto che contemperi prenotazioni digitali e accesso diretto.

Il secondo punto critico riguarda il rilascio del codice fiscale a cittadini comunitari ed extracomunitari. La denuncia sottolinea la mancanza di uniformità dei criteri applicati nei vari uffici: a Eboli, ad esempio, per gli imprenditori comunitari viene richiesta documentazione aggiuntiva da parte di enti terzi, come la Cassa edile per chi opera nel settore delle costruzioni, mentre a Salerno tale obbligo non viene preteso. Una disparità che, secondo il Codacons, genera confusione e disorientamento tra utenti e operatori.

Situazione ancora più complessa per gli extracomunitari: per ottenere il codice fiscale, indispensabile per stipulare contratti di lavoro, locazione o utenze domestiche, molti si trovano coinvolti in un “rimpallo” burocratico tra Prefettura, Questura e Agenzia delle Entrate. Una prassi che, di fatto, priva i cittadini stranieri di un servizio fondamentale e rallenta l’inclusione nei processi sociali ed economici.

ùIl Codacons ha sollecitato la Direzione Provinciale ad adottare procedure chiare e uniformi, in linea con i principi di efficienza ed equità previsti dalla legge, evidenziando come l’attuale gestione non sia conforme agli standard minimi di qualità del servizio pubblico.

Agenzia delle entrateCodacons

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