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Sanità nelle aree interne: premiate le “Botteghe di Comunità” dell’Asl Salerno, modello innovativo di prossimità

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La premiazione
La premiazione

Cittadinanzattiva premia a Roma le “Botteghe di Comunità” dell’Asl Salerno come modello di sanità territoriale per le aree interne del Cilento. Un progetto che unisce cura, innovazione e prossimità. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Cittadinanzattiva premia le “Botteghe di Comunità”: la sanità di prossimità dell’Asl Salerno diventa modello nazionale

Riconoscimento nazionale per l’Asl di Salerno grazie al progetto delle Botteghe di Comunità, premiato a Roma nell’ambito del concorso “Aree interne, eppur si muovono” promosso da Cittadinanzattiva in collaborazione con UniCredit. L’iniziativa, inserita nel programma Noi & UniCredit – che sostiene le partnership tra la banca e le associazioni dei consumatori di rilievo nazionale – ha valorizzato le migliori esperienze nate nei territori interni italiani. Alla cerimonia ha partecipato anche il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti.

Cittadinanzattiva ha sottolineato come progetti di questo tipo rafforzino l’innovazione sociale e la coesione territoriale, favorendo il mantenimento dei servizi pubblici essenziali – sanità, scuola, mobilità – fondamentali per contrastare lo spopolamento e sostenere chi sceglie di restare nelle aree più periferiche del Paese. La prima parte dell’incontro è stata dedicata a un confronto sul Piano strategico nazionale per le aree interne (Psnai).

Le Botteghe come modello di sanità territoriale

Giunta alla sua quarta edizione, la manifestazione “Chi l’ha fatto?” ha messo in luce i progetti capaci di generare valore partendo dai bisogni delle comunità locali. Tra questi, le Botteghe di Comunità sono state premiate come esempio replicabile di sanità di prossimità, in grado di portare la cura direttamente vicino ai cittadini e di rinsaldare il legame tra istituzioni e territorio. Il riconoscimento valorizza la capacità del modello salernitano di coniugare equità d’accesso, continuità assistenziale e resilienza organizzativa, caratteristiche cruciali in aree particolarmente fragili del Paese.

Le Botteghe di Comunità rappresentano una sperimentazione gestionale unica, avviata dall’Asl Salerno nel novembre 2023 nel più piccolo comune del Cilento interno, con appena 216 abitanti. Da lì il progetto si è progressivamente esteso, coinvolgendo 29 amministrazioni comunali e creando una rete di presidi sociosanitari che serve oltre 28mila cittadini. L’obiettivo è potenziare i servizi territoriali, offrendo percorsi multidisciplinari e integrati, costruiti sulla collaborazione tra diverse figure specialistiche.

L’organizzazione del servizio

Ogni Bottega di Comunità è un presidio di prossimità dove opera un infermiere affiancato da professionisti territoriali: assistenti sociali, operatori dei servizi comunali, farmacisti rurali, volontari e city competent. Il servizio, che integra le attività di medicina generale e cure primarie, è attivo cinque giorni a settimana, con un calendario che dedica ogni giornata a una branca specialistica.

Le attività si svolgono per 4 ore in presenza presso la Bottega hub, mentre altre 8 ore settimanali per specialità vengono effettuate in telemedicina, consentendo la gestione a distanza delle principali patologie croniche – diabete, malattie cardiovascolari, respiratorie e neurodegenerative – oltre ai casi di anziani fragili e polipatologici.

Le strutture ospitano anche i medici di famiglia e le Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), che garantiscono assistenza su più sedi, e in alcune sedi sono attivi i servizi di continuità assistenziale nelle ore notturne, nei prefestivi e nei festivi. Le prime Botteghe operano in stretta connessione con l’ospedale di comunità di Roccadaspide e con il presidio ospedaliero di Vallo della Lucania, consolidando un modello di rete sanitaria integrata e flessibile.

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