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Cilento sotto shock: al via il processo per il femminicidio di Silvia Nowak

Omicidio Silvia Nowak Castellabate arrestato compagno 

Silvia Nowak

Si aprirà il prossimo 2 ottobre, davanti alla Corte d’Assise di Salerno, il processo a carico di Kai Dausel, 62 anni, cittadino tedesco accusato di aver ucciso la compagna Silvia Nowak, il cui corpo venne rinvenuto parzialmente carbonizzato il 18 ottobre 2023 nella pineta di Ogliastro Marina, a Castellabate.

L’uomo, fermato dai carabinieri subito dopo la scoperta del cadavere, si trova attualmente nel carcere di Ariano Irpino, dopo un primo periodo di detenzione a Vallo della Lucania. Dausel ha sempre respinto le accuse proclamandosi innocente e nei mesi scorsi ha anche intrapreso uno sciopero della fame per chiedere di essere ascoltato dai magistrati titolari del fascicolo come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Al via il processo per il femminicidio di Silvia Nowak

Per la Procura di Vallo della Lucania sarebbe stato proprio lui a togliere la vita a Silvia, cercando poi di cancellare le tracce del delitto dando alle fiamme il corpo, così da simulare una scomparsa. Il quadro accusatorio poggia su una serie di elementi investigativi raccolti dai carabinieri della Compagnia di Agropoli, dai reparti specializzati del Ris di Roma e dalla Polizia Scientifica, oltre che sulle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’omicidio si sarebbe consumato in un lasso di tempo limitato, tra le 16 del 15 ottobre 2023 – quando una telecamera riprende la donna ancora viva – e le 17.30, orario in cui Dausel viene ripreso mentre lascia la villetta in motorino per chiedere aiuto. Le telecamere mostrano, poco prima, un uomo corpulento uscire due volte dall’abitazione: la prima alle 16.07, la seconda alle 16.30, a torso nudo. Pochi istanti più tardi, un impianto di videosorveglianza registra urla femminili strazianti. A rafforzare l’ipotesi accusatoria ci sarebbero anche tracce di sangue individuate su un paletto di legno nei pressi della recinzione della casa.

L’avvocato Felice Carbone, legale del 62enne, contesta la ricostruzione della Procura e annuncia battaglia in aula. La strategia difensiva si baserà anche sul contributo di consulenti tecnici: un medico legale, un criminologo e uno psichiatra forense. «Speriamo che il processo faccia chiarezza sui tanti punti rimasti oscuri – ha dichiarato il legale – e che l’imputato possa seguire con piena consapevolezza le fasi dibattimentali».

Nel frattempo, la villetta di Ogliastro Marina, che era stata posta sotto sequestro, è stata dissequestrata. La comunità cilentana, profondamente segnata dal delitto, ha ricordato la 53enne tedesca con diverse iniziative, tra cui l’installazione di una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.

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