La Cia Agricoltori Italiani Campania lancia l’allarme sulla proposta della Commissione europea di ridurre del 22% i fondi destinati alla Politica Agricola Comune (Pac) e di inserirla in un fondo unico plurifondo, definita “un colpo durissimo al settore” e un rischio per la tenuta del mercato unico europeo. La decisione, secondo l’organizzazione, avrebbe conseguenze dirette per migliaia di imprese agricole italiane, in particolare nelle aree interne della Campania e del Mezzogiorno.
Cia Campania contro i tagli alla Pac
Il commissario regionale Carmine Fusco sottolinea che la riduzione proposta farebbe scendere la quota destinata all’agricoltura dal 31% al 15% del bilancio europeo, con una perdita stimata di circa 9 miliardi di euro per l’Italia nel periodo 2028-2034. Una prospettiva che, secondo Fusco, metterebbe a rischio la sopravvivenza di molte aziende familiari, già costrette a operare con margini ridotti, compromettendo la sicurezza alimentare, la cura del territorio e la coesione delle comunità rurali. La Campania, con oltre 400 mila ettari di superficie agricola e un’elevata concentrazione di produzioni di qualità, è considerata particolarmente esposta alle conseguenze di un taglio così drastico dei sostegni comunitari.
La Cia Campania segnala inoltre che una Pac indebolita potrebbe generare disparità tra Paesi membri, creando agricolture “di serie A e serie B” e minando la competitività dell’Unione europea. Fusco richiama anche l’urgenza di semplificazione burocratica, accesso alle innovazioni e filiere più equilibrate, ricordando che oggi agli agricoltori arrivano solo 7 euro ogni 100 spesi dai consumatori, rendendo difficile garantire redditività e investimenti futuri.
L’organizzazione conferma la partecipazione di numerosi agricoltori campani alla mobilitazione nazionale del 18 dicembre, prevista per chiedere un’Europa che riconosca il ruolo vitale del settore agricolo. Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia, ha sottolineato che la protesta mira a difendere sicurezza alimentare, ambiente e coesione sociale, invitando gli operatori a portare una voce unita e determinata nella manifestazione di Roma.
In Campania, come nel resto d’Italia, il dibattito sulla Pac resta centrale per il futuro del settore: dalla gestione dei fondi europei alla tutela delle produzioni di qualità, passando per la sostenibilità economica e ambientale delle imprese agricole, la posta in gioco riguarda la tenuta del comparto e la sicurezza alimentare a livello nazionale ed europeo.
