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Chi è l’Osservatore in The Watcher: chi ha scritto le lettere

Chi è l’Osservatore in The Watcher? Scopriamo insieme l’identità dello stalker nella nuova miniserie Netflix di Ryan Murphy. Dopo il successo di Dahmer, ecco un’altra serie che sta conquistando il pubblico della piattaforma streaming di Netflix.

The Watcher: chi è l’Osservatore?

Chi è l’Osservatore in The Watcher? È questa la domanda che tutti si chiedono da quando, il 13 ottobre, Netflix ha rilasciato The Watcher, una nuova miniserie crime firmata da Ryan Murphy e Ian Brennan. Come molti sapranno, la serie tv è basata su una storia realmente accaduta e dettagliatamente raccontata da Reeves Wiedeman in un articolo per il New York Magazine.

Ancora oggi, la polizia americana ha catalogato la vera storia di The Watcher come un mistero irrisolto. Nel 2018, infatti, la famiglia Broaddus non riuscì ìa scoprire l’identità dello stalker. Nella serie tv di Netflix, invece, si vuole indirizzare il pubblico a scoprire l’identità de l’Osservatore. Nella serie il personaggio è John Graff.

Le scene finali lasciano che il pubblico deduca che sia stato proprio John a rovinare la vita di Dean e Nora.
L’uomo viene mostrato mentre corre velocemente attraverso i tunnel sotterranei che portano alla casa dei Brannock, si nasconde da Dean e guarda fuori dalla finestra del 657 Boulevard. E pensare che inizialmente Dean aveva avuto dei forti sospetti su di lui.

Le vere lettere ricevute

La prima lettera ricevuta, ad esempio, riporta una nota scritta all’interno che rende inequivocabile che sia rivolta proprio a loro: ”Caro nuovo vicino al 657 Boulevard, Permettimi di darti il ​​benvenuto nel quartiere“. Ma non è certo finita qui. Si tratta solo di un iniziale benvenuto destinato presto ad assumere dei toni molto più inquietanti e minacciosi. La lettere, infatti, continua aggiungendo: “Come sei finito qui?”

“657 Boulevard è stato il soggetto della mia famiglia per decenni ormai e mentre si avvicina al suo 110° compleanno, sono stato incaricato di guardare e aspettare la sua seconda venuta. Mio nonno guardava la casa negli anni ’20 e mio padre negli anni ’60. Ora è il mio momento. Conosci la storia della casa? Sai cosa si nasconde tra le mura del 657 Boulevard? Perché sei qui? Lo scoprirò.”

La busta non presenta indirizzo di ritorno, motivo per cui è impossibile risalire al mittente che l’ha mandata. Il dettaglio è presto sottolineato anche nella stessa lettera che continua aggiungendo: “Chi sono?” “Ci sono centinaia e centinaia di auto che percorrono il 657 Boulevard ogni giorno. Forse sono in una. Guarda tutte le finestre che puoi vedere dal 657 Boulevard. Forse sono in una. Guarda tutte le persone che passano ogni giorno dalle tante finestre del 657 Boulevard. Forse lo sono io”.


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