Si chiama Stefania Pivetta la donna uccisa a Samarate, in provincia di Varese, nella notte tra martedì 3 e mercoledì 4 maggio. La 56enne è stata uccisa al pari della figlia Giulia, di 16 anni. È stato fermato Alessandro Maja, marito e padre di 57 anni, trovato insanguinato e con ferite da taglio ai polsi: dopo il duplice omicidio avrebbe tentato di darsi fuoco come riportato dal Corriere della Sera.
Varese, chi è la donna uccisa a martellate
Le due donne sarebbero state uccise a martellate all’interno della loro villetta. La madre dormiva sul divano, la figlia nella cameretta. Gravemente ferito anche il figlio maggiore, di 23 anni. Il giovane è stato trovato con un importante trauma cranico e ora le sue condizioni sono al vaglio del 118 che ha disposto il ricovero urgente in elisoccorso all’ospedale di Circolo di Varese.
Fermato il padre di famiglia
Anche Alessandro Maja è stato portato in ospedale a Busto Arsizio per accertamenti: non è chiaro se le ferite che ha riportato siano dovute solo a gesti di autolesionismo o anche alla colluttazione con moglie e figli che hanno provato a difendersi. È piantonato in reparto dai carabinieri.
Chi è Alessandro Maja, l’uomo accusato di aver ucciso Stefania Pivetta
Quello di Alessandro Giovanni Maja è un nome assai noto nel settore dell’interior design. Personaggio di idee ed energia, mai fermo, anzi sofferente quando a corto di nuovi progetti, si è specializzato nella realizzazione di spazi architettonici non soltanto in Italia come riportato dal Corriere della Sera.

Il suo studio, con sede sui Navigli, e composto in maggior parte da giovani, è un punto di riferimento per imprenditori e commercianti che vogliono vestire i propri spazi nel solco dei colori e della massima funzionalità.