In Campania il centrodestra parte con largo anticipo. Come riporta Il Mattino, la candidatura di Edmondo Cirielli alla presidenza della Regione è stata ufficialmente depositata ieri mattina alle 8.01 in tutte e cinque le circoscrizioni, insieme alle liste di Fratelli d’Italia. Un gesto simbolico e operativo che arriva con oltre ventiquattro ore di anticipo rispetto alla scadenza fissata per oggi a mezzogiorno, e che segna un punto politico per la coalizione guidata dal partito di Giorgia Meloni.
Centrodestra, per Cirielli otto liste già pronte in Campania
Il risultato è superiore alle aspettative: otto liste sosterranno Cirielli nella corsa alla guida della Campania. Oltre a Fratelli d’Italia, schierate Forza Italia, Lega-Salvini Premier, Noi Moderati, Cirielli Presidente, Democrazia Cristiana di Rotondi, Centro per la Libertà, Udc e Lista Pensionati Consumatori. Una squadra che, secondo il commissario regionale di FdI Antonio Iannone, rappresenta «la base per la cavalcata verso la vittoria». In una nota diffusa alle agenzie, il senatore ha ringraziato la classe dirigente del partito per il lavoro svolto «con impegno e compattezza» nelle ultime settimane.
All’interno del comitato elettorale di Cirielli, il clima è di entusiasmo. Gli ultimi sondaggi, che indicano un distacco del 3% rispetto alla coalizione di centrosinistra, vengono considerati ampiamente recuperabili nel mese che separa dal voto. La macchina organizzativa è già attiva nelle cinque province, dove la priorità sarà costruire una campagna elettorale incisiva e capace di differenziarsi tanto dai dieci anni di gestione De Luca quanto dal progetto di Roberto Fico e del Movimento 5 Stelle.
In particolare, lo scontro diretto si concentrerà tra Salerno e Napoli, territori cruciali per l’esito finale. La provincia salernitana rappresenta la roccaforte dei due principali contendenti — De Luca e Cirielli — ma sarà il capoluogo partenopeo, con il suo bacino elettorale più ampio, a determinare il risultato complessivo. Qui, l’attenzione dei candidati si concentra sull’effetto dei “resti”, che potrebbe rivelarsi decisivo per l’assegnazione dei seggi.
Sul piano politico, la campagna del centrodestra si preannuncia combattiva. Il coordinatore di Forza Italia Fulvio Martusciello, nel presentare i capolista nelle cinque circoscrizioni, ha dichiarato che «il vantaggio di Fico non esiste più». Ancora più dirette le parole del leghista Stefano Tommasetti, che ha definito il progetto dell’ex presidente della Camera «il passaggio dal centrosinistra al centro sociale». A unirsi al coro anche Gigi Casciello di Noi Moderati: «Con Cirielli mettiamo in campo persone serie, lontane dall’autoreferenzialità, pronte a risanare la Regione partendo dalla sanità».
Con la consegna definitiva delle liste, la fase burocratica si chiude e lascia spazio a un mese di confronto serrato nei territori. Da oggi, sottolineano fonti della coalizione, inizia la vera competizione: comizi, incontri e convention animeranno i comuni più popolosi, ma anche i centri dell’Agro, dove la frammentazione del voto potrebbe risultare decisiva.
Resta l’incognita dell’affluenza, già in calo in altre regioni negli ultimi mesi. Un dato che potrebbe pesare sull’esito finale e rendere ancora più incerta una sfida che, secondo molti osservatori, si giocherà fino all’ultimo voto.
