A Celle di Bulgheria continua l’impegno per promuovere una cultura del rispetto e contrastare la violenza sulle donne, partendo proprio dalle nuove generazioni. Il Comune, in collaborazione con il Piano di Zona S9, coordinato da Gianfranca Di Luca, e con l’Istituto Omnicomprensivo di Torre Orsaia, plesso di Celle, guidato dalla dirigente Maria De Biase, ha organizzato una giornata dedicata alla sensibilizzazione degli studenti.
Una giornata di confronto e partecipazione all’Auditorium Comunale
L’incontro si è svolto giovedì, 27 novembre, all’interno dell’Auditorium Comunale, dove gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado si sono esibiti in performance, letture e rappresentazioni rivolte a dire, con forza, un “no” chiaro e consapevole alla violenza. Un momento partecipato che ha trasformato i ragazzi nei veri protagonisti della giornata, rendendoli portatori di un messaggio essenziale per il territorio cilentano.
Le parole del sindaco Marotta: “La violenza si combatte con i fatti”
Il sindaco Gino Marotta ha sottolineato l’importanza del progetto:
Questa iniziativa, proposta dal Piano di Zona e subito accolta dal nostro plesso scolastico, ci ha permesso di parlare ai più giovani di un tema fondamentale. Attraverso le loro performance anche noi adulti abbiamo imparato qualcosa. La violenza sulle donne non si denuncia soltanto: si combatte con azioni concrete.
La dirigente De Biase: “L’educazione deve affrontare il tema ogni giorno”
La dirigente Maria De Biase ha ricordato che l’impegno non può limitarsi al 25 novembre:
Il 25 novembre è tutti i giorni. Un percorso educativo serio non può ignorare la violenza sulle donne. I casi sono ancora troppi e la violenza assume molte forme. Per questo è necessario riconoscerla, nominarla e affrontarla in tutte le sue sfumature.
Un messaggio che parte dai giovani per arrivare a tutta la comunità
La giornata ha rappresentato un importante segnale di partecipazione civica e sociale. Le nuove generazioni, protagoniste dell’iniziativa, hanno mostrato sensibilità e consapevolezza, dimostrando che la lotta alla violenza passa anche da un’educazione attiva e condivisa.
