Come riporta Il Mattino, l’oasi di Diecimare è tornata ufficialmente fruibile dopo anni di abbandono e degrado. Il sito naturalistico, simbolo del patrimonio ambientale cavese, è stato inaugurato ieri con il tradizionale taglio del nastro, alla presenza del sindaco Vincenzo Servalli, delle autorità cittadine e dei gruppi storici dei Trombonieri del Casale Sant’Anna, che hanno scandito il momento solenne con tamburi, chiarine e pistoni. La cerimonia si è aperta con la benedizione impartita dal parroco don Mimmo Spatuzzi, suggellando la riapertura di uno dei luoghi più suggestivi della valle metelliana.
Cava de’ Tirreni, riapre l’oasi di Diecimare
Grazie a un finanziamento di 883mila euro proveniente dai fondi del Programma Integrato Città Sostenibili (Pics), l’oasi è stata completamente riqualificata e restituita alla cittadinanza con un progetto che coniuga tutela ambientale e valorizzazione turistica. Gli interventi hanno previsto opere di ingegneria naturalistica, la sistemazione dei sentieri e la creazione di spazi dedicati alla fruizione pubblica. «L’obiettivo – ha spiegato il sindaco Servalli – è quello di creare una concreta opportunità di sviluppo per la frazione di Sant’Anna e, più in generale, per tutta la città, inserendo l’oasi in un percorso storico-naturalistico che comprende l’eremo di San Martino e il castello di Sant’Adiutore. Un itinerario che saprà attrarre turisti e amanti della natura, contribuendo alla crescita del nostro territorio».
L’area di Diecimare, che si distingue per la straordinaria biodiversità, ospita oltre 200 specie vegetali appartenenti a 40 famiglie botaniche. Il centro visite è stato completamente rinnovato e dotato di spazi multifunzionali: al piano terra si trovano una sala conferenze, postazioni informatiche per esplorare virtualmente il parco, una piccola cucina e una libreria per bambini; al primo piano sono stati realizzati otto posti letto con servizi dedicati, per ospitalità e turismo naturalistico.
Sulla facciata in pietra dell’edificio è stata installata una parete per arrampicata (climbing), mentre all’esterno è stato allestito uno spazio barbecue con annesso orto di essenze mediterranee. La copertura dell’edificio è ora praticabile e trasformata in una terrazza panoramica: un punto di osservazione che abbraccia il Vesuvio, le isole di Ischia e Procida e la stessa città di Cava de’ Tirreni.
Particolare attenzione è stata riservata all’accessibilità universale. «L’inclusione è stata la nostra guida – ha sottolineato la consigliera comunale Anna Padovano Sorrentino –. La struttura è dotata di dispositivi che permettono a persone con difficoltà motorie, anziani e disabili di vivere pienamente l’esperienza del parco. Non è solo una riqualificazione, ma una vera riconsegna al territorio».
Con la riapertura dell’oasi di Diecimare, Cava de’ Tirreni si riappropria così di uno dei suoi polmoni verdi, rilanciando un progetto che intreccia natura, turismo sostenibile e identità locale, in una prospettiva di sviluppo ambientale e culturale condiviso.









