Dopo 33 giorni in coma in seguito ad un incidente stradale la comunità di Cava de’ Tirreni può finalmente riabbracciare Salvatore Amato. «C’era tanta luce. Io non camminavo, ma volavo. Ho incontrato mia nonna e il mio amico Ciccio, entrambi morti. Ho visto il paradiso» il racconto toccante del giovane, riportato dall’edizione odierna de Il Mattino.
In coma dopo un incidente, Cava de’ Tirreni riabbraccia Salvatore Amato
Era il 10 maggio scorso quando il 18enne che viaggiava in sella al suo scooter con un amico venne travolto da una Fiat Panda. Il conducente della vettura risultò poi positivo all’alcol test.
Nonostante le sue condizioni apparvero fin da subito gravissime e le poche speranze anche dei medici Salvatore Amato si è risvegliato dopo 33 giorni di coma ed ha fatto ritorno a casa a Sant’Anna a Cava de’ Tirreni dopo un percorso riabilitativo durato 21 giorni.
Il racconto
«La fede ci ha sorretto – spiegano i genitori del ragazzo – Gli stessi medici erano molto pessimisti. Ma noi ci siamo aggrappati alla fede. […] E abbiamo avuto il miracolo». «Dobbiamo ringraziare i medici e gli infermieri dell’ospedale di Cava che con professionalità e tanto amore hanno prestato le prime cure a Salvatore». aggiungono.
Il giovane – trasferito poi al Ruggi di Salerno – è stato ricoverato in terapia intensiva ed è stato sottoposto a due interventi: uno ai reni e l’altro alla mascella. Dopo 33 giorni il 18enne si risveglia dal coma.
«Io ricordo di aver visto il paradiso. C’era tanta luce. Ho incontrato e salutato la nonna e il mio amico morto. Non camminavo, ma volavo» ha raccontato il giovane. Salvatore ha fatto ritorno a casa dopo un percorso riabilitativo di 21 giorni all’istituto Don Gnocchi.