Saranno processati a novembre i due napoletani accusati di aver sottratto spezzoni di cavi elettrici contenenti rame all’interno dello stadio “Simonetta Lamberti” e della piscina comunale di Cava de’ Tirreni come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Cava de’ Tirreni, furti di rame allo stadio e in piscina
I due imputati, F.A. di 54 anni e B.G. di 36, sono chiamati a rispondere di furto aggravato in concorso, secondo quanto disposto da un decreto di citazione diretta a giudizio firmato dalla procura di Nocera Inferiore. Le indagini condotte dal commissariato di polizia di Cava hanno ricostruito una vicenda che si inserisce in un contesto di furti seriali registrati tra settembre e ottobre 2023 nell’area dello stadio comunale.
Gli imputati, già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici e ritenuti parte di una banda specializzata, avrebbero colpito tra l’11 e il 16 settembre 2023, sottraendo circa 785 metri di cavo tripolare di diametro industriale. Per compiere il furto, tagliarono l’erogatore della corrente elettrica, portando via componenti metalliche destinate all’alimentazione energetica delle strutture.
La procura contesta l’aggravante di aver agito con violenza sulle cose, colpendo impianti destinati a pubblico servizio e pubblica necessità, dunque esposti alla pubblica fede.
Le indagini
La polizia, insospettita dall’aumento dei furti, predispose un servizio di osservazione nei pressi dell’impianto sportivo. Durante l’attività di appostamento, gli agenti notarono un’auto già associata ai due sospetti. Intervennero subito dopo il furto, bloccando i due mentre tentavano la fuga. Nel veicolo furono rinvenuti 60 metri di cavo tripolare contenente rame e uno zaino con attrezzi utilizzati per tranciare i conduttori elettrici.
Le verifiche successive permisero di collegare gli indagati anche a un episodio precedente, sempre nello stesso periodo, già oggetto di condanna in rito abbreviato. Il nuovo procedimento, che si aprirà in autunno, chiarirà le responsabilità sul furto ricostruito a posteriori e le eventuali pene, anche con possibili riti alternativi.