Fiori bianchi e silenzio nel giorno dei funerali di Anna Tagliaferri, la 40enne uccisa dal compagno a Cava de’ Tirreni. L’omelia del vescovo Soricelli: “La sua memoria deve diventare responsabilità”
Cava de’ Tirreni, i funerali di Anna Tagliaferri: fiori bianchi e silenzio nel giorno dei funerali
Il Duomo avvolto dal silenzio, ghirlande di fiori bianchi e una città raccolta nel dolore. Alle 8.30 il feretro di Anna Tagliaferri, imprenditrice cavese di 40 anni, uccisa dal compagno Diego Di Domenico, è giunto nella cattedrale di Cava de’ Tirreni per l’ultimo saluto. Ad accoglierla i fratelli Osvaldo e Federico, insieme alle cognate e ai nipoti. Poco alla volta hanno preso posto amici, conoscenti e cittadini, uniti da un lutto che ha attraversato l’intera comunità. La cerimonia funebre è stata celebrata alle 11.30 dal vescovo monsignor Orazio Soricelli.
Il lutto cittadino
Nel rispetto del lutto cittadino proclamato dal sindaco Vincenzo Servalli, le attività commerciali di Corso Umberto I, del borgo e delle aree limitrofe hanno tenuto le saracinesche abbassate fino alle 14, accompagnando con il silenzio una giornata segnata dalla commozione.
L’omelia: «La memoria diventi responsabilità»
Parole ferme e cariche di significato hanno segnato l’omelia del vescovo Soricelli: «La memoria di Anna deve diventare responsabilità». Un invito rivolto a tutta la comunità a non lasciare che la tragedia scivoli nell’oblio, ma diventi occasione di riflessione profonda. «Dobbiamo interrogarci – ha detto – su come educhiamo i nostri figli e su come riconosciamo i segnali. L’odio e la violenza non esplodono all’improvviso: si insinuano nelle relazioni. La violenza spegne una luce che siamo chiamati a ritrovare». Un monito che ha attraversato la navata gremita, trasformando il dolore in una richiesta collettiva di consapevolezza e impegno.