Una donna di 50 anni è stata trovata morta in una baracca a Cava de’ Tirreni: accanto al corpo una siringa. Sono in corso le indagini del caso, salma sequestrata e autopsia disposta. Le testimonianze del compagno e il dubbio sulla causa del decesso. Lo riporta Il Mattino.
Mistero a Cava de’ Tirreni: donna trovata morta, una siringa accanto al corpo
La morte di una donna di 50 anni, originaria della Polonia, scoperta priva di vita nel suo giaciglio in una baracca di via Pasquale Di Domenico, tra Sant’Anna e Santa Lucia, resta avvolta da molte ombre. Accanto al cadavere sarebbe stata rinvenuta una siringa, un dettaglio che gli investigatori stanno valutando con attenzione. Al momento, però, l’unica certezza è il decesso constatato dal medico legale dopo l’esame esterno sul corpo.
Su disposizione del magistrato di turno, la salma è stata sequestrata e sarà sottoposta ad autopsia, l’unico esame in grado di chiarire se la donna sia morta per cause naturali, per l’effetto di una sostanza o a seguito di un atto violento. Gli agenti del commissariato di Cava de’ Tirreni, guidati dal vicequestore Roberto Lanzetta, insieme ai colleghi della Questura di Salerno, stanno lavorando per ricostruire le ultime ore della cinquantenne e i momenti precedenti al ritrovamento.
Il ritrovamento
La donna viveva da anni in una baracca trasformata in abitazione, dopo un matrimonio finito, tre figli — uno dei quali in comunità — e una storia segnata dalla tossicodipendenza. Aveva scelto di ripartire accanto al suo compagno, con cui condivideva quella sistemazione di fortuna. Intorno alle 18 di sabato è arrivata la richiesta di soccorso al 118, probabilmente effettuata da un vicino. Quando i sanitari sono entrati nella struttura, l’hanno trovata distesa sul letto, nuda, mentre il compagno tentava — come ha dichiarato — di rianimarla. Il volto della donna risultava cianotico e presentava alcuni segni. Da un primo riscontro, il decesso sarebbe avvenuto già da diverse ore.
Durante il sopralluogo è stata rinvenuta una siringa, particolare che potrebbe rivelarsi decisivo per gli sviluppi dell’indagine. Gli agenti, nella stessa serata, hanno ascoltato il compagno, che ha raccontato di aver provato a soccorrerla dopo averla trovata senza vita. Ha riferito inoltre di essersi allontanato per qualche ora dopo aver avuto un rapporto sessuale con lei. Sarà l’autopsia a confermare o smentire questi elementi.
Nelle prossime ore sarà affidato l’incarico al medico legale, mentre la comunità di Sant’Anna, che conosceva la donna, spera che la tragedia non sia legata a un episodio violento. «Ci auguriamo che sia stato un malore — dicono alcuni residenti — non si dovrebbe speculare sulla morte di una persona già provata dalla vita».








