Come riportato dal quotidiano Il Mattino, cala il sipario su una delle attività più radicate nel tessuto sociale e commerciale di Cava de’ Tirreni. La pasticceria Liberti, fondata nel 1908 e custode di tre generazioni di saperi artigianali, chiude i battenti dopo 117 anni. La decisione è stata comunicata dai fratelli Adolfo e Maria Liberti, ultimi eredi di una tradizione familiare che ha segnato per oltre un secolo l’identità dolciaria della città.
Cava de’ Tirreni, chiude dopo 117 anni la storica pasticceria Liberti
La scelta, maturata nel tempo, è legata alla volontà dei discendenti di intraprendere altre strade professionali. Un passaggio generazionale che non si è compiuto e che ha spinto i titolari verso una conclusione inevitabile. «Nessuno dei nostri figli ha deciso di continuare la nostra attività», ha spiegato Adolfo Liberti, ricordando l’impegno richiesto da un mestiere che vive di passione, disciplina e sacrificio: sveglia all’alba, festività trascorse tra forni e impasti, dedizione costante verso la clientela.
Nel ricostruire la storia dell’attività, Liberti ha ripercorso le tappe principali di un percorso familiare intimamente legato a Cava e ai suoi cambiamenti. Le origini risalgono al 1908, con Rosario Liberti, fratello maggiore di oltre vent’anni del nonno Adolfo. Negli anni Trenta, Rosario si trasferì a Roma aprendo tre pasticcerie frequentate da personalità e rappresentanti dell’alta borghesia. Parallelamente, il nonno rimase a Cava e inaugurò la sede storica su Corso Umberto I.
Nel 1956 subentrò Luigi Liberti, che ampliò l’offerta introducendo bar e gelateria e che, nel 1960, creò una specialità destinata a diventare simbolo della casa: il bacio gelato. Nel 1979, dopo la separazione dal fratello Claudio, aprì una nuova sede nei pressi di via Atenolfi. Accanto a lui, la moglie Nina, figura amata dai clienti, contribuì a consolidare il rapporto di fiducia con la comunità.
Adolfo e Maria hanno portato avanti la tradizione familiare fino a oggi, sostenuti dal collaboratore storico Carmine Di Martino. I ricordi si intrecciano con episodi legati alla lavorazione dei dolci, come quello della sfogliatella, rimasto vivo nella memoria del titolare. La pasticceria, pur in una città senza un dolce tipico, è stata riconosciuta per babà e sfogliate, diventando nel tempo un punto di riferimento.
La chiusura arriva accompagnata da numerosi messaggi di affetto e gratitudine da parte dei cittadini, testimonianza del ruolo che la pasticceria Liberti ha avuto nel tessuto urbano e nella memoria collettiva di Cava de’ Tirreni. Una pagina che si chiude, lasciando un’eredità fatta di gusto, tradizione e legami profondi con la comunità.
