Castelnuovo Cilento, impianto di compostaggio mai realizzato: il Comune dovrà restituire oltre un milione di euro alla Regione Campania. La sentenza, definitiva, arriva dal Consiglio di Stato.
Castelnuovo Cilento, impianto di compostaggio mai realizzato: la sentenza
A darne notizia è il sindaco di Castelnuovo Cilento Gianluca D’Aiuto che spiega: “La sentenza del Consiglio di Stato ha messo fine a ogni ambiguità: il Comune di Castelnuovo Cilento dovrà restituire oltre 1 milione di euro alla Regione Campania. Un debito pesante, generato da un progetto scellerato partorito e poi abbandonato a metà strada dalla precedente amministrazione, che ha gestito la cosa pubblica con leggerezza e totale mancanza di responsabilità.”
Il primo cittadino prosegue: “Parliamo di oltre un milione di euro di soldi pubblici spesi senza ottenere nulla, se non un danno economico che oggi grava sulle spalle di tutta la comunità.
In campagna elettorale abbiamo avuto il coraggio di denunciare questa situazione. Ci hanno accusato di dire falsità, hanno provato a coprire la verità con dichiarazioni confuse e rassicurazioni infondate. Oggi i fatti parlano chiaro: avevamo detto la verità.”
“Il tempo delle scuse è finito. Chi ha sbagliato deve assumersi la responsabilità politica e morale di quanto accaduto. E chi continua a mistificare i fatti non offende questa amministrazione, ma l’intelligenza di un’intera comunità. La verità è venuta fuori. E fa male scoprire che per anni i cittadini sono stati presi in giro, ingannati da chi avrebbe dovuto tutelare l’interesse pubblico e invece ha lasciato dietro di sé solo debiti e macerie.” aggiunge il sindaco D’Aiuto.
“Noi oggi abbiamo un compito ingrato ma doveroso: riparare i danni e restituire dignità alla gestione del nostro Comune. Ci stiamo già attivando per verificare ogni possibile strada per limitare l’impatto di questa eredità disastrosa. Ma non smetteremo di dire le cose come stanno. Perché non si governa un Comune raccontando favole, ma affrontando i problemi. Anche quelli causati da altri” chiosa il primo cittadino.