Il Consiglio comunale di Castellabate ha approvato nei giorni scorsi l’accordo tra il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e il Comune di Castellabate per i servizi connessi alla gestione dell’Area Marina Protetta “Santa Maria di Castellabate”. Si tratta dell’attuazione di quanto previsto dalla convenzione disciplinata all’articolo 7 del decreto istitutivo dell’AMP.
Castellabate: via libera all’accordo per la gestione dell’Area Marina Protetta
La vicesindaca Luisa Maiuri, in qualità di rappresentante del Comune e componente della Commissione di Riserva dell’AMP, ha seguito fin dall’inizio i lavori per l’istituzione dell’area protetta, partecipando ai tavoli ministeriali. «Nonostante la normativa affidi al Parco Nazionale la gestione dell’AMP – ha spiegato – ho sempre ritenuto che dovesse essere l’ente più vicino, ossia il Comune, a curare direttamente i servizi connessi alla gestione».
Secondo l’amministrazione, l’accordo rappresenta un passo importante, frutto di un lavoro iniziato anni fa per inserire nella normativa istitutiva la possibilità di affidare al Comune tali competenze. La vicesindaca ha espresso l’auspicio che l’ente locale possa adempiere con successo ai nuovi compiti e responsabilità.
Resta aperta, tuttavia, la questione legata alle attività di piccola pesca professionale. Le modifiche richieste per il settore avrebbero dovuto essere inserite nel Disciplinare Integrativo 2025 del Regolamento di esecuzione e organizzazione dell’AMP, ma non sono state accolte dal Ministero dell’Ambiente. Per questo motivo, sia Maiuri che il consigliere del Parco Costabile Spinelli si sono astenuti dalla ratifica del documento, promuovendo al contempo la richiesta di un incontro con il Ministero per affrontare le criticità della piccola pesca artigianale.
«Si tratta di una categoria che rappresenta il vanto e l’orgoglio della nostra comunità – ha sottolineato Maiuri – ma che oggi versa in una situazione di forte difficoltà». L’obiettivo dell’amministrazione è avviare un dialogo istituzionale per trovare soluzioni che garantiscano la tutela ambientale senza penalizzare le attività tradizionali radicate nel territorio.