Emergono dettagli sulle cause della macchia nera che si propagò nel mare di Castel Volturno lo scorso 6 maggio, subito dopo la fine del lockdown. A dare origine a quella macchia sarebbe stato il malfunzionamento di un depuratore che serve quattro Comuni del Casertano.
Macchia nera nel mare di Castel Volturno, le nuove scoperte
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il sequestro d’urgenza del depuratore intercomunale di Vitulazio, che serve anche altri tre Comuni, ovvero Pastorano, Bellona e Camigliano con una popolazione di 187mila persone; i sigilli sono stati apposti dai carabinieri della stazione forestale e dai militari della Guardia Costiera di Castel Volturno. La Procura ha precisato che la macchia nera non sarebbe stata causata all’illecito smaltimento dei reflui animali da parte un’azienda bufalina di Capua sequestrata a fine giugno.
Quattro sindaci indagati
La Procura inoltre ha iscritto nel registro degli indagati i sindaci dei quattro Comuni succedutisi dal 2015 ad oggi, ipotizzando che le acque reflue urbane provenienti dai quattro paesi del Casertano finissero senza trattamento direttamente nel canale Agnena, e quindi nel Tirreno; il fenomeno, fa notare, lufficio inquirente, si sarebbe verificato già in quattro circostanze nel 2004, 2012, 2016 e 2019.