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Intervento politico durante la messa a Marcianise: altare usato come palco, la Curia condanna

Intervento politico durante la messa a Marcianise: altare usato come palco, la Curia condanna
L'intervento dall'altare

Un intervento politico durante la celebrazione domenicale ha provocato un’ondata di polemiche nella comunità di Marcianise. Domenica 16 novembre, nella chiesa di San Simeone Profeta, la consigliera regionale uscente Maria Luigia Iodice, candidata alle elezioni regionali in Campania con Casa Riformista, è intervenuta dall’altare nel corso della messa, su invito del parroco don Ugo Presazzi. L’episodio, ripreso in un video circolato rapidamente sui social, ha sollevato un immediato dibattito e suscitato la reazione ufficiale della Curia diocesana di Caserta.

Intervento politico durante la messa a Marcianise: altare usato come palco

Il sacerdote, durante la liturgia, ha ringraziato pubblicamente la consigliera per il finanziamento ottenuto dalla Regione Campania riguardante lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione della facciata della parrocchia. Subito dopo, ha invitato la candidata a prendere la parola davanti ai fedeli. Dal pulpito, Iodice ha ricordato il sostegno regionale al progetto, definendolo un intervento mirato al benessere dei cittadini e alle fragilità del territorio. Le sue dichiarazioni sono risultate particolarmente delicate per la coincidenza con la campagna elettorale.

Le precisazioni del parroco, che ha insistito sull’assenza di secondi fini, non hanno evitato il disagio percepito tra i presenti. L’iniziativa ha infatti innescato reazioni critiche, culminate nella presa di posizione del vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, che in serata ha diffuso una nota dai toni fermi. Il presule ha espresso “profondo rammarico e disappunto” per quanto accaduto, sottolineando che la chiesa deve rimanere estranea alla competizione politica, in quanto luogo dedicato alla preghiera e all’ascolto.

La Curia ha definito l’episodio un atto lesivo della sacralità dello spazio liturgico e della sensibilità dei fedeli, denunciando il rischio di una strumentalizzazione impropria della celebrazione. Il vescovo ha ribadito che simili comportamenti non possono essere considerati compatibili con il ruolo della comunità ecclesiale, richiamando tutti gli esponenti politici al rispetto degli spazi di culto e dei loro significati.

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