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Caserta, imprenditore agricolo arrestato per furto d’acqua dalla Reggia: danni all’Acquedotto Carolino, patrimonio UNESCO

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Reggia di Caserta

Un imprenditore agricolo di 58 anni è stato arrestato ieri, 9 luglio, dai Carabinieri della Stazione di Caserta e del Nucleo Forestale, con l’accusa di furto aggravato e continuato di acqua pubblica, danneggiamento a bene culturale tutelato dall’UNESCO, invasione di terreni statali e gestione non autorizzata di rifiuti agricoli.

L’arresto è scaturito da un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, finalizzata a chiarire le cause dell’improvvisa riduzione della portata idrica nelle fontane e nelle vasche borboniche dei giardini della Reggia di Caserta. Gli accertamenti hanno evidenziato che l’anomalia era riconducibile a un prelievo illecito di acqua lungo l’Acquedotto Carolino, opera monumentale del XVIII secolo dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, fondamentale per l’alimentazione del complesso idrico del sito reale.

Caserta, imprenditore arrestato per furto d’acqua dalla Reggia

Durante un sopralluogo effettuato nell’ambito dell’inchiesta, i militari hanno individuato un allaccio abusivo alla conduttura dell’acquedotto, realizzato dall’indagato mediante il danneggiamento di una vasca borbonica storica. Il prelievo illecito era reso possibile da un sistema di tubazioni in polietilene che si estendeva per circa 145 metri, convogliando l’acqua fino a un terreno agricolo in uso all’imprenditore, situato nei pressi del muro perimetrale del Bosco di San Silvestro, anch’esso area protetta UNESCO.

Le indagini hanno permesso di ricostruire che l’acqua prelevata illegalmente veniva utilizzata per irrigare sei diverse zone del fondo agricolo, oltre a essere stoccata in una cisterna da 1.000 litri. La tubazione attraversava anche un foro praticato nel muro di cinta del sito borbonico, aggravando il danno a un bene di rilevanza storica e ambientale.

All’interno del terreno, inoltre, è stata rinvenuta una consistente quantità di rifiuti derivanti da precedenti operazioni di sfalcio e potatura non smaltiti secondo le normative vigenti, configurando anche un’attività di gestione illecita di rifiuti agricoli.

L’operazione dei Carabinieri si inserisce in un più ampio quadro di tutela dei beni culturali e ambientali del territorio casertano, con particolare attenzione alla salvaguardia del delicato ecosistema del parco della Reggia, già minacciato da comportamenti abusivi che compromettono l’integrità del patrimonio storico-naturalistico.

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