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Fotomontaggio con volti di ragazze su corpi di donne nude, si indaga su tre episodi ad Aversa: “Atto vergognoso”

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Fotomontaggio con volti di ragazze su corpi di donne nude: le forze dell’ordine indagano su tre episodi avvenuti ad Aversa. Francesco Di Virgilio: “Atto vergognoso, vicini alle famiglie”. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Fotomontaggio con volti di ragazze su corpi donne nude ad Aversa

Sono emersi almeno tre casi di deep nude ad Aversa, un fenomeno in cui il volto di una persona viene sovrapposto a un corpo nudo reperito online. Le indagini sono attualmente condotte dalla polizia postale su incarico della Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord. I protagonisti di queste vicende sono principalmente ragazzi in età scolare, tra le scuole medie e un istituto superiore, che hanno condiviso tali immagini su popolari piattaforme di messaggistica. È importante sottolineare che il coinvolgimento delle scuole è limitato, poiché i ragazzi hanno agito nelle loro abitazioni, prendendo di mira compagne di classe. Un episodio si sarebbe verificato tra studenti dell’Istituto comprensivo “Antonio de Curtis”.

Tutti i protagonisti di questa vicenda hanno meno di 13 anni, pertanto non sono perseguibili. I genitori della ragazza hanno sporto denuncia, al momento contro ignoti. L’episodio coinvolge un numero maggiore di studenti, almeno cinque, del liceo classico “Domenico Cirillo”. Diverse giovani studentesse di Aversa sono vittime di questo subdolo “gioco”, e, sebbene non abbiano partecipato attivamente al vile piano, ne risultano profondamente traumatizzate. In merito alla situazione del liceo Cirillo, i genitori hanno informato il dirigente scolastico e il consiglio di classe, ma al momento l’istituzione non ha ancora adottato provvedimenti, preferendo prima comprendere appieno quanto accaduto prima di intervenire.

Sia nel caso della ragazza delle scuole medie che in quello degli studenti del liceo classico Domenico Cirillo, sono state le stesse giovani a rendersi conto di quanto stava accadendo. Con grande imbarazzo, hanno poi avvisato i genitori, i quali si sono rivolti sia alle autorità scolastiche competenti che alle forze dell’ordine.

Tutti, naturalmente, mantengono il massimo riserbo su una vicenda che presenta, senza dubbio, aspetti molto delicati, considerando il coinvolgimento di minori, alcuni dei quali hanno meno di tredici anni. Alcuni genitori coinvolti hanno anche informato rappresentanti politici dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Franco Matacena, nel tentativo di ricevere supporto in questo percorso del tutto nuovo, che richiede particolare attenzione, soprattutto dal punto di vista psicologico.

Le reazioni

Francesco di Virgilio, consigliere comunale di Aversa Azzurra, ha commentato con dispiacere l’increscioso episodio di deep nude che ha coinvolto alcune studentesse della città. Ha dichiarato: «È con grande rammarico che apprendiamo di questo vergognoso evento, in cui alcuni compagni di classe hanno utilizzato un’app per diffondere immagini che sovrapponevano i volti delle ragazze a corpi nudi. Questo atto inaccettabile mette in luce la gravità del fenomeno, nonostante gli sforzi di sensibilizzazione in atto». Proseguendo, Di Virgilio, in qualità di presidente della Commissione Pubblica Istruzione, ha espresso la sua ferma condanna e ha sottolineato l’importanza di un impegno collettivo nella lotta contro questo crimine. Ha aggiunto: «Questo episodio non solo colpisce le giovani vittime, ma infligge danni anche alle famiglie coinvolte, costrette a fronteggiare le pesanti conseguenze di un atto di violenza psicologica».

Anche la consigliera Federica Turco ha espresso la sua condanna per il grave episodio verificatosi: “La Giornata contro il Cyberbullismo, organizzata dal consiglio comunale, ci ha ricordato quanto sia lungo il cammino verso la sensibilizzazione. È essenziale che tutte le istituzioni collaborino per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per i nostri giovani”. “Insieme al sindaco Franco Matacena – prosegue Di Virgilio – siamo in contatto con l’Ufficio Politiche Sociali per richiedere un adeguato supporto psicologico per le bambine e le famiglie coinvolte in questo episodio, affinché possano affrontare questo momento difficile. Invitiamo scuole, famiglie e istituzioni locali a intensificare le misure di prevenzione, prestando particolare attenzione ai pericoli del web, per evitare che simili episodi si ripetano”. “Un pensiero va alle giovani vittime – conclude Di Virgilio – con la speranza che possano superare questo momento difficile e che si faccia presto chiarezza”.

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