Nel cuore di Amalfi, un ricordo affiorato sui social ha riportato alla luce un angolo della città che oggi è scomparso. Sigismondo Nastri, storico residente e appassionato della sua città, ha voluto rivivere il paesaggio di un tempo, rievocando la grande cascata che una volta caratterizzava “a Via ‘e coppa” di Amalfi. Il suo post ha suscitato un’ondata di nostalgia tra i cittadini e non solo, risvegliando ricordi di un’epoca passata.
Il ricordo di una Cascata Iconica
Sigismondo Nastri descrive la cascata come un simbolo dell’Amalfi autentica, quella che ha cresciuto intere generazioni, con immagini che rimandano a una bellezza naturale selvaggia e incontaminata. La cascata era un elemento unico, disegnata da Bartolo Savo 75 anni fa, quando Nastri e Savo erano compagni di scuola al ginnasio. Questa scena di Amalfi, così radicata nel cuore dei cittadini, rappresentava una parte imprescindibile del paesaggio cittadino.
La modernizzazione e la perdita del patrimonio naturale
Tuttavia, con l’avanzare dei lavori di modernizzazione e risistemazione urbana, il letto del fiume fu coperto e la cascata fu eliminata. Questo intervento, necessario per la gestione dei flussi d’acqua e la sicurezza del territorio, ha tuttavia cancellato una parte importante del patrimonio naturale e storico della città. Amalfi ha così visto un angolo di sé stesso trasformarsi, perdendo quella che era una delle sue caratteristiche più affascinanti e riconoscibili.
Il valore storico della Cascata e la sua eredità
Nonostante la sua scomparsa, il ricordo della cascata di Amalfi continua a vivere nei cuori e nelle menti di chi ha avuto la fortuna di vederla. Il post di Nastri non è solo un omaggio a una parte della storia della città, ma anche un appello per mantenere viva la memoria di quei luoghi che, seppur cambiati, continuano a far parte dell’identità collettiva di Amalfi.