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Fratelli di santità, Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati
Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati

I tempi moderni, spesso confusi e fragili, necessitano di nuovi testimoni di santità, giovani che possano indicare la strada ai coetanei. Domenica 7 settembre 2025, alle ore 10.00, Papa Leone XIV celebrerà in Piazza San Pietro a Roma la canonizzazione di due straordinari giovani beati: Carlo Acutis, a 19 anni dalla sua morte, e Pier Giorgio Frassati, a cento anni dalla sua scomparsa.

Due vite brevi, segnate da malattie fulminanti, ma straordinariamente piene: entrambi figli di famiglie benestanti, vissuti in epoche diverse, hanno lasciato un esempio indelebile di vita cristiana. Hanno testimoniato che incontrare Gesù nella propria vita è il motore che può rivoluzionare dall’interno ogni azione: correre verso l’alto, sulle vette di montagna come Pier Giorgio Frassati; navigare il mondo virtuale come faceva Carlo Acutis; e piegarsi verso il basso per aiutare chi è più povero e fragile.

Santità concreta: fede, amicizia e azione

L’attivismo sociale e politico, lo sport, l’amicizia sincera, la partecipazione alla Messa, l’appartenenza ad ordini religiosi e l’adorazione eucaristica hanno guidato questi due ragazzi verso la santità. Entrambi hanno compreso che Cristo può trasformare la vita, anche attraverso il dolore e una morte prematura, trasformando la breve agonia in un passaggio luminoso verso il cielo.

Carlo e Pier Giorgio non hanno vissuto solo per sé: erano ricchi di cuore e di beni, e sentivano l’esigenza di donarsi agli altri, portando la loro beatitudine tra i più poveri. L’amicizia, per loro, era un mezzo per far conoscere Dio, il loro Amico numero uno.

Due modelli per i giovani di oggi

Carlo Acutis, l’“influencer di Dio”, ha utilizzato internet per diffondere le meraviglie dei miracoli eucaristici, raggiungendo giovani di tutto il mondo. Pier Giorgio Frassati, patrono dell’Azione Cattolica, ha invece incarnato l’amore per la natura e il creato, trasmettendo valori attraverso lo sport, le escursioni e i pellegrinaggi.

Questi due santi uniscono l’Italia: dal nord di Torino e Milano al sud del Cilento, passando per Assisi e Roma. Un’Italia che prega e spera, che trova nella Provvidenza il lavoro, la famiglia e la fratellanza, costruendo una società umanista e felice con Cristo al centro.

L’infinito orizzontale e verticale

Carlo Acutis ha esplorato l’infinito orizzontale della rete, pescando anime a diversi livelli sociali e geografici. Pier Giorgio Frassati ha scalato l’infinito verticale delle montagne, cercando le altezze mistiche del creato e della contemplazione. Due anime pure, entrambe giovani per sempre.

“Vivere, non vivacchiare”: questa era la via di Pier Giorgio Frassati, una lotta costante per l’unica verità che rende liberi. “Non io, ma Dio”: questo il motto di Carlo Acutis, camminando sull’autostrada della vita con determinazione.

Due santi, uno in sneakers, l’altro in scarponi, uno sui sentieri di montagna, l’altro nella rete internet, hanno incarnato un cammino prezioso: mortificare il finito per donare eternità all’anima. La loro testimonianza è un faro per tutti, giovani e adulti, un invito a vivere pienamente in Cristo, ovunque ci troviamo, nella natura o nel mondo digitale.

Carlo Acutisoggi santo

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