La famiglia Cecchettin è stata nuovamente colpita da un tragico lutto. Venerdì 14 febbraio, all’età di 76 anni, è venuta a mancare Carla Gatto, pittrice e scrittrice originaria di Rovigo. Carla era la nonna di Giulia Cecchettin, la ventiduenne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta l’11 novembre 2023, e madre di Gino.
La notizia è stata confermata a Fanpage.it dallo zio della giovane Giulia, che ha ricordato come Carla fosse un importante punto di riferimento per il figlio Gino, aiutandolo con i figli e affiancandolo durante il difficile processo.
È morta la nonna di Giulia Cecchettin
A partire dal mese di dicembre, Carla aveva iniziato a sottoporsi a controlli medici a causa di difficoltà respiratorie. Pochi giorni fa, mentre si trovava alla stazione di Rovigo, ha accusato un malore che l’ha costretta a essere ricoverata d’urgenza all’ospedale di Verona. Nonostante gli sforzi dei medici, Carla è deceduta nel pomeriggio di venerdì, probabilmente a causa della rottura di un’arteria.
Poco dopo il ricovero della madre, il figlio Gino aveva condiviso un messaggio su Facebook, intitolato “Forza mamma, non smettere di lottare”. Le parole erano accompagnate dal testo della canzone ‘Quando sarai piccola’ di Simone Cristicchi, presentata al Festival di Sanremo. Questo gesto aveva suscitato una grande onda di solidarietà e affetto per nonna Carla, figura sempre presente accanto al figlio e ai nipoti, Davide ed Elena, sin dai primi momenti della tragedia che ha colpito la sua famiglia. Era stata al fianco di Gino e dei suoi nipoti durante il difficile processo che ha portato alla condanna all’ergastolo di Filippo Turetta.
Nel corso di una delle prime udienze, Carla aveva espresso tutto il suo dolore per la perdita di Giulia, dicendo: “Giulia non ce la restituirà più nessuno. Di lei resterà soltanto una tomba”. La donna aveva anche raccontato di un incontro con Giulia, che pochi settimane prima della sua morte le aveva confidato di aver lasciato Filippo, accusandolo di essere troppo possessivo. Carla aveva risposto con comprensione, dicendo che la scelta della nipote era stata quella giusta.