Diventa legge la proposta che inasprisce le pene per chi maltratta o uccide animali senza motivo. Dopo il via libera della Camera lo scorso novembre, il Senato ha approvato in via definitiva la legge Brambilla, che introduce un cambiamento sostanziale nel codice penale: gli animali sono ora riconosciuti come esseri senzienti, capaci di provare dolore ed emozioni, e non più soltanto oggetti della pietà umana.
Carcere per chi maltratta gli animali, ora è legge
Un cambio di prospettiva sancito anche nella nuova intitolazione del Titolo IX-bis del codice penale, che passa da «Delitti contro il sentimento dell’uomo verso gli animali» a «Delitti contro gli animali», attribuendo agli animali lo status di soggetti giuridici e non più semplici beni tutelati in quanto oggetto di affezione umana.
Le novità della legge
Il provvedimento prevede un inasprimento generalizzato delle pene per i reati a danno degli animali. Nei casi più gravi – come atti di sadismo, sofferenze inflitte in modo prolungato e volontario, combattimenti tra animali e la loro uccisione o danneggiamento – le pene arrivano fino a un massimo di 4 anni di reclusione. Questo comporta, per la prima volta, l’effettività della pena detentiva, non più sostituibile automaticamente con misure alternative, com’è invece previsto per condanne inferiori ai tre anni.
Sono previste aggravanti per reati commessi in presenza di minori, su più animali o nel caso in cui i contenuti violenti vengano diffusi tramite strumenti informatici o telematici. Oltre alla pena detentiva, si applicano sanzioni pecuniarie da un minimo di 5.000 a un massimo di 60.000 euro, modulabili in base alla gravità dei fatti.
Tra le disposizioni più significative anche la possibilità per le associazioni animaliste di ottenere in affidamento – dietro pagamento di una cauzione stabilita dal giudice – gli animali sequestrati, sottraendoli così alla custodia dei loro maltrattatori. Inoltre, il divieto di detenzione di cani alla catena, già attivo in alcune Regioni, viene esteso a tutto il territorio nazionale.
Il percorso legislativo
L’approvazione in Senato è avvenuta per alzata di mano, con il sostegno delle forze di maggioranza, mentre Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra si sono astenuti. Il testo è passato senza modifiche rispetto a quello già approvato dalla Camera, evitando così un nuovo passaggio parlamentare. Alcuni emendamenti annunciati, tra cui quello proposto dalla Lega per l’introduzione del cosiddetto “Daspo cinofilo” (una blacklist per chi ha precedenti di maltrattamenti), sono stati rinviati a un futuro provvedimento dedicato.