Cronaca Salerno, Salerno

Capaccio Paestum, proposta per intitolare lo stadio a Pietro Spizzico

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Pietro Spizzico

Sono passati circa sette mesi dalla tragica scomparsa di Pietro Spizzico, il giovane di soli 15 anni che ha lasciato un segno profondo nella comunità di Capaccio Paestum. Per onorarne la memoria, è stata avanzata la proposta di intitolare a Pietro lo stadio comunale “Tenente Vaudano” di Capaccio capoluogo.
L’iniziativa è stata lanciata da Pietro Sabia, che ha voluto ricordare quanto lo sport, e in particolare il calcio, fosse una parte fondamentale della vita del ragazzo.

Il legame tra Pietro e lo sport

“Da uomo di sport credo sia giunto il momento di cambiare il nome dello stadio in ‘Stadio Pietro Spizzico’. Pietro amava quel campo, era il suo luogo del cuore, dove viveva la sua passione per il calcio. Porterò avanti questa proposta con determinazione, perché lo stadio porti il suo nome per sempre”, ha spiegato Sabia.

L’idea di Sabia ha trovato il sostegno di molti cittadini, che vedono in questa iniziativa un modo concreto per mantenere vivo il ricordo di un ragazzo solare e pieno di vita.

La tragedia e le indagini ancora in corso

La morte di Pietro Spizzico, avvenuta nella notte del 1° aprile, resta una ferita profonda per Capaccio Paestum. Il corpo del giovane fu ritrovato sull’asfalto, vicino alla sua abitazione, in una pozza di sangue. La Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause del decesso, avviando accertamenti e disposti esami autoptici.

Le prime ricostruzioni indicano come causa del decesso un grave trauma cranico, ma restano dubbi sulle modalità dell’accaduto. Tra le ipotesi figura anche un gesto inconsulto, sebbene alcuni elementi — come l’assenza di fratture agli arti — abbiano spinto gli inquirenti a proseguire con ulteriori indagini.

Un gesto di amore e solidarietà

Nonostante il dolore, la famiglia di Pietro ha compiuto un grande atto di generosità, autorizzando l’espianto degli organi. Cuore, fegato, reni, pancreas e cornee sono stati donati, permettendo a più persone di continuare a vivere o migliorare la propria esistenza grazie al gesto del giovane e dei suoi cari. Un esempio di solidarietà e amore per la vita, che ha commosso l’intera comunità.

Un ragazzo solare e amato da tutti

Pietro era conosciuto per il suo carattere allegro e gentile: un ragazzo sempre sorridente, pieno di entusiasmo e con una grande passione per il calcio. La sua scomparsa ha sconvolto Capaccio Paestum, lasciando un vuoto difficile da colmare. Intitolargli lo stadio significherebbe trasformare quel dolore in memoria viva, in un luogo dove sport, amicizia e passione continuino a raccontare la sua storia.

Capacciostadio

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