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Debito milionario a Capaccio Paestum, Tar: “Questione da giudice civile, ricorso bocciato”

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Il TAR di Salerno
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Il Tar di Salerno dichiara inammissibile il ricorso del Comune di Capaccio Paestum contro il Consorzio di Bonifica per il debito non pagato, indicando la competenza del giudice civile. Lo riporta SalernoToday.

Capaccio Paestum, Tar boccia il ricorso sul debito col Consorzio: “Competenza del giudice civile”

Il Tar di Salerno (Sezione Terza) ha dichiarato inammissibile il ricorso del Comune di Capaccio Paestum contro il Consorzio di Bonifica di Paestum, riguardante i tributi non versati per oltre quindici anni. Secondo i giudici, la controversia non riguarda un atto autoritativo, ma un semplice rapporto di crediti e debiti tra soggetti privati, spettando quindi al giudice civile.

La vicenda trae origine dal tentativo di chiudere la vertenza sui cosiddetti “contributi extragricoli”, dovuti per la gestione delle acque e la manutenzione dei canali in aree urbanizzate. Nel dicembre 2024, il Comune aveva proposto di sanare i debiti con un pagamento di 3,3 milioni di euro dilazionato in 19 anni. Il Consorzio aveva accettato la cifra, ma solo con una scadenza massima di 15 anni.

La mancata risposta del Comune ha portato il Consorzio ad annullare l’accordo e a richiedere l’intera somma originale, ora superiore a 5,7 milioni di euro. Il Tar ha chiarito che la revoca non costituisce un atto amministrativo, ma rientra nelle normali dinamiche civilistiche tra debitore e creditore. Non essendo mai stato perfezionato un contratto tra le parti, il Consorzio ha agito legittimamente nel reclamare l’intera somma.

Capaccio Paestum

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