Otto consiglieri di maggioranza a Capaccio Paestum delineano cinque richieste per un possibile rilancio dell’amministrazione Paolino, tra azzeramento della giunta, riorganizzazione degli uffici e revisione delle nomine nelle società partecipate. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Crisi a Capaccio Paestum, otto consiglieri di maggioranza fissano cinque richieste al sindaco Paolino
La crisi politica nella Città dei Templi si approfondisce. Dopo il documento critico diffuso domenica, gli otto consiglieri di maggioranza dissidenti rilanciano con una nuova nota, indicando le condizioni necessarie per valutare la prosecuzione dell’amministrazione del sindaco Gaetano Paolino.
Nel testo, firmato dal presidente del Consiglio Comunale Angelo Quaglia e dai consiglieri Antonio Agresti, Igor Ciliberti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastrandrea, Gianmarco Scairati, Pamela Volpe ed Eustachio Voza, vengono individuati cinque punti considerati «fondamentali e inderogabili» per un possibile «nuovo inizio» dell’azione amministrativa.
Le richieste
Le richieste principali riguardano:
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Azzeramento immediato della giunta e sua ricomposizione condivisa, puntando sulle «migliori espressioni e professionalità del territorio».
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Riorganizzazione completa di uffici e servizi, sospendendo ogni modifica di responsabilità decisa negli ultimi mesi.
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Revisione delle nomine nelle società partecipate e controllate, da rinnovare solo dopo un confronto politico sugli indirizzi dell’ente.
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Rimodulazione della procedura Paistom per i dipendenti, con sospensione dell’iter in corso, ritenuto troppo complesso.
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Dialogo costruttivo con il sindaco, basato sul rispetto dei punti indicati come prerequisito imprescindibile per la collaborazione.
La mossa dei dissidenti conferma la profonda frattura all’interno della maggioranza e apre scenari incerti sul futuro politico di Capaccio Paestum. Nella nota finale si legge: «Ognuno dei punti sono fondamentali ed indefettibili presupposti quale base del ricercato corretto e costruttivo dialogo auspicato dal sindaco».









