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Capaccio Paestum al voto: tre candidati per raccogliere l’eredità di Alfieri

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Foto di archivio

Ultime 48 ore di campagna elettorale prima delle elezioni 2025 a Capaccio Paestum: Paolino, Caramante e Corradino si contendono la successione ad Alfieri in un clima segnato da inchieste e una commissione ministeriale. Lo riporta InfoCilento.

Elezioni 2025, tre candidati sindaci a Capaccio Paestum

Sta per chiudersi definitivamente l’era Franco Alfieri a Capaccio Paestum. Dopo l’arresto dell’ex sindaco, le dimissioni e l’arrivo della commissione d’indagine ministeriale, la città si prepara a voltare pagina con le elezioni amministrative del 26 e 27 maggio. In corsa per la fascia tricolore ci sono Gaetano Paolino, Carmine Caramante e Simona Corradino. Tre visioni diverse, tre modi opposti di interpretare il futuro del Comune.

Gaetano Paolino: continuità nella discontinuità

Avvocato e già presidente dell’Ordine, Paolino è sostenuto da una coalizione che comprende numerosi ex amministratori. Una scelta che segna continuità con la passata gestione, ma anche un potenziale fattore di rischio. Sul Comune è infatti attiva una commissione prefettizia insediata dal Ministero dell’Interno per verificare possibili infiltrazioni di tipo politico-mafioso. Se venissero riscontrati condizionamenti, si profilerebbe persino l’ipotesi di scioglimento del consiglio comunale, soprattutto se a prevalere fossero gli ex componenti della maggioranza Alfieri.

Carmine Caramante: l’antagonista dell’establishment

È lo sfidante più diretto di Paolino. Carmine Caramante, sostenuto anche da Fratelli d’Italia, ha condotto una campagna dal tono fortemente critico. Già candidato nel 2024, è noto per il suo approccio senza compromessi. Nelle sue liste compare anche Nino Pagano, figura centrale nell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex sindaco. La sua candidatura rappresenta una rottura netta con la passata amministrazione.

Simona Corradino: la novità al femminile

Prima donna candidata a sindaco nella storia di Capaccio Paestum, Simona Corradino ha impostato la sua proposta su una linea di rinnovamento radicale. Avvocato amministrativista residente in città, ha escluso dalle sue liste quasi tutti i protagonisti delle passate stagioni politiche, con appena due uscenti candidati, entrambi con esperienze molto brevi. Una scelta che punta a dare un segnale chiaro: discontinuità, trasparenza e ricostruzione.

Un voto tra inchieste e speranze

Il contesto in cui si svolgono queste elezioni è delicato: tra un bilancio comunale in forte crisi, inchieste giudiziarie aperte e il monitoraggio del Viminale, la posta in gioco è altissima. Il prossimo sindaco dovrà non solo ricostruire la fiducia dei cittadini, ma anche rimettere in moto una macchina amministrativa fragile e sotto osservazione.

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