Cronaca Salerno

Capaccio Paestum, Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico dal 30 ottobre al 2 novembre

Paestum BMTA
BMTA
Paestum BMTA

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), XXVII edizione a Paestum dal 30 ottobre al 2 novembre, nasce come occasione di incontro tra domanda e offerta per tutte le destinazioni turistico-archeologiche, partendo dal sito dell’antica Poseidonia della Magna Grecia, confermandosi luogo di incontro per direttori di parchi e musei archeologici, operatori turistici e culturali, addetti ai lavori pubblici e privati.

Capaccio Paestum, Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico dal 30 ottobre al 2 novembre

Una straordinaria opportunità di relazioni, di processi condivisi, di progettualità per i territori, per stringere accordi di partenariato nell’ambito del turismo e del patrimonio culturale. Dal 2021 la Borsa si svolge presso il Tabacchificio Cafasso, sito di archeologia industriale risalente agli anni Venti, luogo di lavoro di 300 tabacchine e nel 1943 sede del comando degli Alleati in occasione dello sbarco a Paestum.

L’intuizione della BMTA da parte di Ugo Picarelli, il fondatore, risale al 1998 quando l’area archeologica di Paestum viene candidata patrimonio materiale dell’umanità Unesco e da allora ne accompagna il processo di valorizzazione.

Guardare al mondo, partendo dalle identità dei territori

La mission della BMTA è rendersi promotore di buone pratiche e visioni per lo sviluppo locale e l’occupazione da consegnare a istituzioni e enti locali, organizzazioni datoriali e associazioni professionali, ai soggetti titolati a concretizzarle: negli ultimi anni, in particolare, il rilancio delle aree interne con l’insediamento di imprese giovanili, quali hub di servizi turistici e culturali con mobilità inclusa, presso le stazioni interessate dai treni regionali (treni storici in rete, link con trasporto su gomma ai siti culturali in coincidenza delle fermate di Trenitalia, noleggio di auto e bike elettriche), al fine rivitalizzare i siti interni lontani dai capoluoghi regionali e provinciali secondo i principi del turismo esperienziale e sostenibile.

La candidatura al Consiglio d’Europa di un Itinerario Culturale Europeo dei siti archeologici subacquei delle regioni del Sud (Baia Sommersa nel Parco Archeologico dei Campi Flegrei, i 26 itinerari archeologici subacquei siciliani, l’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto e i 14 siti sommersi delle Isole Tremiti) con il partenariato mediterraneo di Grecia, Turchia, Egitto, Israele.

Il recupero della domanda nazionale a favore dell’offerta turistico culturale del Sud Italia, incentivando la partecipazione a Paestum dei tour operator tradizionalmente specialisti nell’outgoing e delle agenzie di viaggi del Centro Nord interessate al Sud.

L’attenzione sul fenomeno del turismo archeologico subacqueo, quale forma di turismo esperienziale e sostenibile, per il potenziale indotto a favore delle fasce costiere e la nascita di nuove figure professionali.

Le sedici sezioni

Lo scambio di esperienze di cooperazione culturale a livello istituzionale, datoriale, accademico, associativo attraverso protocolli di intesa tra enti locali, parchi e musei archeologici, università. Unico appuntamento al mondo, la BMTA è un grande contenitore con 16 sezioni, da quelle più tradizionali (salone espositivo e programma conferenze di 120 incontri con 600 relatori che si confrontano su fruizione, gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico e promozione del turismo culturale) a quelle di edutainment (ArcheoLavoro, Laboratori di Archeologia Sperimentale), da quelle dell’innovazione tecnologica (ArcheoVirtual) a quelle dedicate al grande pubblico (Incontri con i Protagonisti) e agli addetti ai lavori (Premio “Paestum”, International Archaeological Discovery Award “Palmyra”, Premio “Sebastiano Tusa”). ArcheoIncoming, dedicato ai tour operator e agenti di viaggio specialisti delle destinazioni turistico archeologiche nazionali, presenti Baku Voyage, Carrani Tours, Mondo Emozioni, On View Experiences & Weddings, Primopiano Viaggi.

ArcheoIncontri per la presentazione di progetti culturali e di sviluppo territoriale

ArcheoLavoro a cura delle Università per l’orientamento post diploma e post laurea degli studenti. ArcheoStartup opportunità per le neo imprese turistico culturali di far conoscere i propri progetti innovativi. Incontri con i Protagonisti dove il grande pubblico, la Scuola e l’Università dialogano con i noti archeologi e le Istituzioni.

Laboratori di archeologia sperimentale nell’area antistante il Museo Archeologico Nazionale, dove si esibiranno 30 archeotecnici provenienti da Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Puglia, Veneto, che faranno rivivere le antiche tecniche di produzione e lavorazione degli oggetti adoperati dai nostri lontani antenati e ora conservati nelle vetrine dei musei archeologici, testimoni della cultura materiale che ha accompagnato l’evoluzione dell’uomo. per la riproduzione delle tecniche usate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano, dalle armi agli utensili, ai calzari.

Workshop con i buyer europei selezionati dall’Enit e i tour operator nazionali, incontro b2b tra la domanda proveniente da Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Italia con l’offerta del turismo culturale, sabato 1 novembre dalle 10 alle 18.

Le istituzioni europee presenti il 30 e 31 ottobre

Il Parlamento europeo in Italia e la Rappresentanza della Commissione europea in Italia organizzano la Conferenza di apertura “Turismo culturale, industria creativa, tecnologia digitale: politiche e investimenti dell’Unione Europea”, con la moderazione di Roberto Napoletano Direttore de Il Mattino, l’apertura dei lavori dei Direttori dell’Ufficio Italia e della Rappresentanza in Italia, gli interventi di Gesac Airport Naples and Salerno, ENAC Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Associazione Civita, Unità di Missione per il PNRR del Ministero del Turismo, Trenitalia, con la partecipazione delle Organizzazioni di Categoria del Turismo e dei Parlamentari Europei. Per l’occasione sarà presentato il Rapporto 2025 “Turismo & Territorio: tendenze, impatti e dinamiche d’impresa” a cura di SRM Studi e Ricerche per il Mezzogiorno di Intesa Sanpaolo.

Riconoscendo l’impegno della BMTA a favore dello sviluppo dei territori, il Sector Group Tourism della rete EEN Enterprise Europe Network, si riunirà a Paestum, grazie a Unioncamere Campania, componente del Consorzio BRIDG€conomies, il punto di riferimento per il Sud Italia dei 6 Consorzi italiani, che offrono i servizi di Enterprise Europe Network, composto da 55 partner (Sistema camerale, Associazioni imprenditoriali, Agenzie di Sviluppo, Centri di Ricerca, Laboratori, Università, Parchi tecnologici, enti locali) delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Saranno presenti a Paestum le Camere di Commercio di Barcellona, Denizli (Turchia), delle Fiandre, Napoli, Parigi, Pordenone-Udine, Slovenia, Toscana Nord-Ovest, le Unioncamere di Campania, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e le organizzazioni economiche di Bar, Madeira, Podlaska, Podravje – Maribor, le Università di Belgrado e Spalato, il CNR. Enterprise Europe Network è la rete creata nel 2008 dalla Commissione Europea per supportare l’attività imprenditoriale e la crescita delle imprese europee, in particolare il processo di internazionalizzazione delle PMI: 600 punti di contatto in oltre 60 Paesi. La EEN è divisa in 14 gruppi di lavoro tematici, i Sector Groups, che raggruppano esperti in specifici settori operanti nei 60 paesi coperti dalla rete.

La conferenza di venerdì 31 ottobre

Alle ore 09.30 la Conferenza “Europa Creativa, Mobilità e Residenze con Culture Moves Europe: opportunità per le realtà nei territori” da parte del Desk Italia di Europa Creativa presenta le nuove call di Culture Moves Europe, che vertono sulla Mobilità Individuale e sulle Residenze, opportunità per avvicinare i progetti europei per uno sviluppo sociale e culturale anche di realtà territoriali, che a torto potrebbero essere considerate “minori”.

Presente anche Il Ministero della Cultura

Il Ministero della Cultura sarà presente con un proprio spazio di 500 mq con un programma scientifico di oltre 40 Incontri, che vedranno più di 200 relatori (tra cui 1 Capo Dipartimento, 1 Direttore Generale, 8 Soprintendenti, 4 Direttori Regionali Musei, 3 Direttori di Istituti Centrali, 17 Direttori di Parchi e Musei Autonomi oltre a numerosi funzionari) e 14 Laboratori con 35 curatori. Presenti con un proprio stand i Parchi del Colosseo, Pompei, Paestum e Velia, Sibari e Crotone, Cerveteri e Tarquinia, Campi Flegrei, della Maremma, i Musei Archeologici di Reggio Calabria e Taranto, i Musei regionali nazionali della Calabria, la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo.

Altre conferenze in programma

Il Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale (DiVa) con il suo Istituto Centrale per la valorizzazione economica e la promozione del patrimonio culturale (IC-VEPP) organizza: la Conferenza “Il Partenariato Speciale pubblico privato. Dalle esperienze nei siti del Ministero della Cultura alle Linee guida pubblicate dal DiVa”, giovedì 30 ottobre alle ore 15, in occasione della quale sarà presentata la ricerca “Quando la cultura incontra le comunità. Musei, siti archeologici e biblioteche come leva di partecipazione inclusiva e capacitante a livello locale” a cura di SRM Studi e Ricerche per il Mezzogiorno di Intesa Sanpaolo; la Conferenza “Etruscan Journey. Proposte e itinerari per il turismo culturale ed esperienziale”, venerdì 31 ottobre alle ore 09.30.

IL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L’AGENZIA ITALIANA PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PRESENTA I PROGETTI INTERNAZIONALI

La cooperazione internazionale

La BMTA ha da sempre al centro del dibattito il tema del dialogo interculturale e della cooperazione, mettendo a disposizione dei Paesi Esteri sin dalla prima edizione uno stand gratuito e presentando best practices, progetti e tavoli comuni, che hanno trovato sempre l’attenzione delle Nazioni Unite per la cultura e per il turismo – Unesco (Parigi) e Unwto, ora UN Tourism (Madrid), presenti spesso a Paestum con i loro vertici. Dal 2015, a seguito della distruzione del sito archeologico di Palmira, la BMTA ha lanciato un premio alla scoperta archeologica dell’anno, l’International Archaeological Discovery Award “Palmyra”. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) – presenti alla BMTA dal 2023 per riaffermare il ruolo della Cooperazione italiana allo sviluppo nel Mediterraneo – saranno protagonisti con un ampio spazio espositivo con all’interno anche laboratori didattici e due conferenze, venerdì 31 ottobre (con la partecipazione dei Ministri del Turismo e della Cultura di Albania e Siria, del Vice Ministro degli Affari Esteri, del direttore dell’Agenzia Italiana) e domenica 2 novembre, sui seguenti progetti dedicati alla valorizzazione del patrimonio culturale come leva di sviluppo sostenibile e inclusivo:

Albania – La sede AICS di Tirana illustrerà il progetto Byllis, finanziato dall’Unione Europea (6 milioni di euro), per il rilancio del Parco Archeologico omonimo nella regione di Malakastra attraverso il miglioramento delle infrastrutture e dell’offerta turistica, il restauro di reperti e strutture, la formazione del personale e il sostegno alle imprese locali, la promozione del sito quale destinazione turistica nazionale e internazionale;

Siria – La sede AICS di Beirut, con competenza anche sulla Siria, presenterà due interventi realizzati in collaborazione con Terre des Hommes Italia e COSV (Coordinamento delle Organizzazioni per il Servizio Volontario) sul Museo di Aleppo, con programmi di supporto psicosociale per minori, visite guidate e corsi di formazione per giovani e studenti, e sulla cittadella di Damasco, oggetto di precedenti interventi italiani e oggi al centro di un nuovo progetto di restauro e valorizzazione con fondi UE (DG-MENA, Direzione Generale della Commissione europea dedicata al Medio Oriente, Nord Africa e Golfo) e Farnesina (DGAP, Direzione Generale affari politici e di sicurezza);

Tunisi – La sede AICS di Tunisi metterà in luce il valore del patrimonio culturale e storico come strumento di cooperazione allo sviluppo, con focus su due dei Paesi di sua competenza: saranno presentate iniziative realizzate in Marocco (cooperazione pluriennale con l’Università di Siena e, più recentemente, con l’ICR Istituto Centrale per il Restauro nell’ambito dell’Accordo di conversione del debito) e in Tunisia (per rafforzare la filiera dei beni culturali e la valorizzazione dei siti pilota di Pupput, Neapolis e Kerkouane, con capofila ICR). L’approccio integra conservazione e restauro con formazione, trasferimento di competenze, tecnologie innovative e valorizzazione economica del patrimonio (artigianato, turismo, identità gastronomica e paesaggistica), generando inclusione e nuove opportunità di sviluppo.

Il Ministero del Turismo presente per la prima volta

Dal 2021 la BMTA organizza annualmente la Conferenza mediterranea sul turismo archeologico subacqueo, tematismo che ha trovato grande attenzione nelle politiche del mare solo recentemente, quale sviluppo di turismo sostenibile e per diversificare l’offerta turistica in tempo di overtourism, grazie al ddl “Valorizzazione della risorsa mare”, adottato dal Consiglio dei Ministri nel novembre scorso.

Lungo le nostre coste i numerosi siti raccontano la nostra storia, dando la possibilità di individuare percorsi tematici che valorizzano il patrimonio sommerso, determinando sviluppo locale e occupazione.

Il Ministero del Turismo avrà anche il compito di promuovere cooperazioni internazionali per l’attività subacquea ricreativa, incoraggiando la condivisione di esperienze tra Nazioni con aree marine di interesse turistico, aspetto che trova riscontro nella proposta della BMTA di candidare al Consiglio d’Europa un Itinerario Culturale Europeo dei Siti Archeologici Subacquei del Mediterraneo – una rete tra Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Egitto, Grecia, Israele e Turchia con i siti di Capo Rizzuto, Baia Sommersa/Parco Sommerso di Gaiola, Egnazia/Isole Tremiti/San Pietro in Bevagna, Isole Egadi/Pantelleria/Plemmirio/Ustica, Alessandria d’Egitto, Pavlopetri/Peristera, Caesarea Maritima, Kizlan.

L’iniziativa rappresenta una risorsa chiave per il turismo responsabile e lo sviluppo sostenibile, rispondendo alle attività e ai progetti innovativi richiesti dal Consiglio d’Europa nel quadro dei cinque settori d’azione prioritari, strategici per lo sviluppo locale e la valenza culturale dei territori. I siti sommersi sono meta di un numero sempre maggiore di turisti subacquei, circa 30 milioni i subacquei certificati a livello mondiale e circa 6 milioni quelli che si sono “tuffati” almeno una volta senza certificazione, con oltre 3 milioni di “divers” che fanno uno o più viaggi ogni anno.

Il viaggiatore, oggi, è alla ricerca sempre più di un turismo esperienziale autentico a contatto con la natura e le identità territoriali, per cui un’anfora, un’ancora o una struttura antica conservatesi sott’acqua sono parte integrante del mondo naturale e non più solo manufatti.

Il turismo archeologico in immersione ha, dunque, caratteristiche che per un verso lo rendono un’esperienza unica e per l’altro potenziano alcuni elementi presenti anche nel turismo abituale. Oggi, l’ultima frontiera del turismo subacqueo parla di unire ancora più strettamente la pratica di immersione in parchi archeologici e aree naturali con la tecnologia e progettare tour in realtà aumentata che i sub possono seguire direttamente nei siti sommersi, ma anche progettare tour subacquei in realtà aumentata restando sulla terra.

Nel 2024 il Ministero del Turismo ha finanziato con il “Fondo per la Promozione del Turismo in Italia” il progetto “Turismo Archeologico Subacqueo” nell’ambito dell’iniziativa “Viaggio Italiano”, accordo di Programma con la Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.

Ma per sviluppare itinerari lungo l’intera penisola è necessario approfondirne il fenomeno economico, per cui la BMTA ha somministrato un questionario ai diving italiani, i cui contenuti grazie al Centro Studi SRM di Intesa Sanpaolo sono stati elaborati in una ricerca sulle potenzialità del turismo archeologico subacqueo.

Il Segretariato Generale e la Direzione Generale della Promozione, Investimenti e Innovazione del Ministero del Turismo, nel condividere l’iniziativa, saranno presenti con uno spazio espositivo e con la conferenza, sabato 1 novembre ore 10, “Turismo archeologico subacqueo: esperienza di un Viaggio Italiano”, alla quale parteciperanno i Direttori Generali del Ministero del Turismo della Formazione e Professioni turistiche e della Promozione, Investimenti e Innovazione, il Nucleo per gli Interventi di Archeologia subacquea dell’Istituto Centrale per il Restauro, la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Soprintendenza per il Patrimonio Culturale Subacqueo, il Presidente FIAS Federazione Italiana Attività Subacquee, con a seguire le testimonianze dei diving e della Ministra della Cultura della Grecia, Lina Mendoni, protagonista dell’apertura nel 2020 del primo Museo archeologico subacqueo, il “Partenone dei naufragi” nell’Isola di Peristera delle Sporadi, anche con un museo virtuale a terra e della prossima realizzazione del Museo delle Antichità Subacquee entro l’estate 2026, nell’ambito di un ampio progetto di riqualificazione del porto del Pireo, finanziato con 93 milioni di euro dall’Unione Europea.

La candidatura al Consiglio d’Europa di un Itinerario Culturale Europeo dei siti archeologici subacquei rientra nell’ambito del “Programma degli Itinerari Culturali”, che fu avviato dal Consiglio d’Europa nel 1987.

La richiesta di certificazione ha, dunque, l’obiettivo di mettere in luce le potenzialità del turismo archeologico subacqueo per lo sviluppo locale delle tante destinazioni, anche lontane dalle località più note, che richiedono nuove offerte turistiche nel segno della tutela, delle esperienze autentiche e della sostenibilità e nasce anche dalla considerazione che ci sono ancora pochi itinerari o aree archeologiche subacquee attrezzate e fruibili al pubblico, sia in Italia che all’estero.

Per la verità molteplici sono i siti archeologici subacquei meta di visita, anche guidata, da parte dei diving club locali, ma si tratta di siti non tutelati e, comunque, privi di alcuna segnaletica ed organizzazione didattica propedeutica alla visita.

Il turismo archeologico in immersione ha, dunque, caratteristiche che per un verso lo rendono un’esperienza unica e per l’altro potenziano alcuni elementi presenti anche nel turismo abituale. Il primo è la conservazione dei luoghi: l’ecosistema marino è fragile e sensibile al turismo di massa.

Il deterioramento della bellezza di alcune aree implica la cessazione delle attività turistiche, molto più in fretta di quanto avviene sulla terra. Il turismo archeologico subacqueo, per esplicare appieno le proprie potenzialità, richiede la presenza di un sistema turistico locale integrato ed efficiente, in cui attori diversi accettino di interagire, a parte la necessità di aree in cui sia già prevista una tutela giuridica del territorio di tipo ambientale.

Il secondo è la relazione con la tecnologia: il turismo subacqueo è sì una pratica naturalistica, perché implica un contatto totale con l’ambiente, ma è anche, da subito, una pratica tecnologica, perché necessita di una serie di apparecchiature, di conoscenze e implica un rapporto con l’ambiente, che è sempre mediato dalla tecnica.

Il mondo viene visto attraverso una maschera, in un rapporto immediatamente di tipo virtuale – mediato e immersivo – esattamente come quello che può essere stabilito con gli apparati di visualizzazione virtuale. Da qui a pensare pratiche di realtà aumentata il passo è breve.

Infatti, l’ultima frontiera del turismo subacqueo parla di unire ancora più strettamente la pratica di immersione in parchi archeologici e aree naturali con la tecnologia e progettare tour in realtà aumentata che i sub possono seguire direttamente nei siti sommersi, ma anche progettare tour subacquei in realtà aumentata restando sulla terra.

IL RILANCIO DELLA SIRIA PARTE DA PAESTUM PRESENTE CON I MINISTRI DEL TURISMO E DELLA CULTURA. GEMELLATA CON PALMIRA NEL 2018 E DAL 2016 NEL SALONE ESPOSITIVO GRAZIE ALLO SPAZIO DEDICATOLE DALLA BMTA

Il rilancio della Siria parte da Paestum

La Siria è stata espositore per la prima volta nel 2002 e Paese Ospite nel 2003; a Damasco, nel 2005, il Fondatore, Ugo Picarelli, consegnò il Premio “Paestum” alla First Lady Asma al-Assad. Poi, nei periodi più difficili, dal 2011 al 2024, il dialogo fra Paestum e Palmira è stato sempre costante, grazie a Mohamad Saleh, ultimo direttore per il turismo del sito siriano, sempre presente nello spazio dedicato alla “sposa del deserto”, che la BMTA ha predisposto annualmente nel salone espositivo.

Le due aree archeologiche hanno molto in comune, a partire dall’Unesco, che le ha certificate patrimonio dell’umanità, Paestum nel 1998 e Palmira nel 1980, che fu anch’essa parte dell’Impero Romano, fino alla conquista araba del 634 d.C..

A seguito della distruzione di Palmira del 2015, iniziata nel 2013 a causa della guerra civile, la BMTA nella XIX edizione del 2016 oltre a inserire nell’immagine coordinata la foto dell’area archeologica con l’hashtag “#Unite4HeritageforPalmyra”, che accompagnava l’appello internazionale del Direttore Generale Unesco Irina Bokova, si fece promotore dell’accordo di amicizia e gemellaggio, firmato il 29 ottobre tra la Città di Capaccio Paestum con il Sindaco Italo Voza, la cittadinanza di Palmira con Mohamad Saleh, il Ministero del Turismo della Siria con il Direttore Marketing e Promozione Barsek Bassam alla presenza del Fondatore della BMTA Ugo Picarelli, preludio al gemellaggio ufficiale, firmato il 16 novembre 2018 in occasione della XXI edizione dal Sindaco di Paestum Francesco Palumbo e dal Presidente della Camera di Commercio del Turismo Siriano Mouhamed al Khaddour, alla presenza di Irina Bokova, Paolo Matthiae, Sackona Phoeurng Ministro della Cultura del Regno di Cambogia, Azedine Beschaouch Segretario Scientifico del Comitato Internazionale di Coordinamento per la Salvaguardia e lo Sviluppo della Cambogia e già Ministro della Cultura della Tunisia, Mounir Bouchenaki Consigliere Speciale del Direttore Generale Unesco e già Vice Direttore per la Cultura, Fabrizio Parrulli Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Il nuovo governo della Siria riparte da Paestum con uno spazio di ben 24 mq e la Conferenza, sabato 1 novembre alle 11.30, “Syria: Cradle of Civilization – Tourism and Culture Renaissance Slogan: Historical Memory… Future Prospects” con la partecipazione di Mazen Al Salhani Ministro del Turismo, Mohammed Yassin Saleh Ministro della Cultura, Faraj Al Koskosh Vice Ministro del Turismo, Anas Haj Zeidan Direttore Generale Antichità e Musei, Mohamad Saleh Esperto Internazionale in Turismo e Cultura. Al termine sarà ratificato l’accordo di amicizia e gemellaggio del 2016, così come si porranno le basi, grazie alla BMTA, per un protocollo di intesa tra le Università di Salerno e Damasco nell’ambito del patrimonio culturale.

MINISTRI E PAESI ESTERI, PRINCIPALI INIZIATIVE E PROTAGONISTI ALLA BMTA 2025

Ministri e paesi esteri, principali iniziative e protagonisti alla BMTA 25

Tra i rappresentanti di governo esteri, oltre ai Ministri del Turismo e della Cultura della Siria, saranno presenti:

Blendi Gonxhja Ministro del Turismo, della Cultura e dello Sport dell’Albania e il Vice Ministro Lira Pipa;

Lina Mendoni, Ministro della Cultura della Grecia, dal 1999 la lady di ferro dell’archeologia greca, culla della civiltà occidentale, dal Partenone agli scavi di Olimpia e Delfi. Protagonista della rinascita del centro storico di Atene, della valorizzazione delle zone archeologiche di Cnosso, Rodi, Delo e naturalmente di Anfipoli, che vuol dire Macedonia del Nord, il nome costato ad Alexis Tsipras parte della sconfitta alle elezioni.

La Corea del Sud è presente con il Baekje World Heritage Center nel salone espositivo con 24 mq e con una mostra fotografica, curata dall’architetto Francesco Scianni dell’Associazione Sapere Mediterraneo, presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum dal 25 ottobre.

La Baekje Historic Areas è una terra ricca di antiche civiltà e di bellezza con otto siti archeologici unici, iscritti nel luglio 2015 nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco (la fortezza di Gongsanseong e le tombe reali a Songsan-ri, relative alla capitale di Ungjin, ora Gongju; la fortezza Busosanseong e gli edifici amministrativi Gwanbuk-ri, il tempio Jeongnimsa, le tombe reali Neungsan-ri e le mura della città Naseong dei Sabi, ora Buyeo; il palazzo Wanggung-ri e il tempio Mireuksa a Iksan), nella regione collinare centro-occidentale della Repubblica di Corea (nell’Iksansi Buyeogun nel Jeollabukdo e nel Gongju-si nel Chungcheongnam-do), che rappresentano il tardo periodo di Baekje (475-660 d.C.), quando la civiltà raggiunse il suo apice. Questi monumenti testimoniano lo scambio culturale e l’adozione dei principi cinesi nella pianificazione delle città, nelle tecnologie costruttive e nella religione (in particolare il Buddhismo) da parte del regno, che li sviluppò e li scambiò con il Giappone e il resto dell’Asia orientale.

Gli incontri

Nell’intento di condividere con gli organismi preposti all’attività parlamentare iniziative al di fuori delle sedi istituzionali, come nel passato è valso per il Consiglio Superiore dei Beni culturali e per il CESE, Comitato Economico Sociale Europeo, riunitosi a Paestum per ben due volte, la BMTA in collaborazione con Federculture, presenti Presidente e Direttore, ha invitato Presidenti e componenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato per un confronto con gli Assessori alla Cultura dei Comuni Italiani e con il Presidente Anci.

Il primo Incontro di ArcheoItaliae alla BMTA sarà “Tutela e valorizzazione del territorio attraverso l’archeologia: visioni e pratiche”: ArcheoItaliae è un’iniziativa dedicata allo sviluppo di una visione strategica per l’archeologia in Italia e nel contesto internazionale. La sua missione è promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico come risorsa culturale, sociale ed economica.

ArcheoItaliae opera come piattaforma di confronto tra istituzioni, enti di ricerca, comunità locali e imprese. L’obiettivo è stimolare modelli innovativi e sostenibili di gestione del patrimonio, capaci di integrare ricerca scientifica e sviluppo territoriale. Particolare attenzione è rivolta al rapporto tra archeologia e cittadinanza, con programmi di educazione, divulgazione e partecipazione. Il gruppo intende rafforzare il ruolo dell’Italia come punto di riferimento internazionale nel campo delle pratiche archeologiche.

La dimensione internazionale è parte integrante della visione, con scambi di competenze e collaborazioni transnazionali. ArcheoItaliae è un laboratorio di idee e progetti al servizio della cultura e delle comunità: il suo impegno è trasformare l’archeologia in una risorsa contemporanea, capace di generare identità, innovazione e futuro condiviso.

E ancora:

– le tre iniziative della Regione Campania a cura dell’Assessorato alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo e della Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania: giovedì 30 ottobre alle ore 14.30 “Via Appia e Via Francigena: Nuove Strategie per la Valorizzazione dei Cammini Storici in Campania” e alle 15.30 “DMO e valorizzazione del patrimonio culturale campano: prospettive di sviluppo”; venerdì 31 ottobre alle ore 11.30 “Ricerche archeologiche in Campania tra Vesuvio e Campi Flegrei: la Villa Augustea di Somma Vesuviana e le nuove scoperte da Cuma”;

– in occasione dei 30 anni dell’Ente Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, giovedì 30 ottobre ore 17.00 l’iniziativa Cilento “Comunità Unesco”. Innesti: tra orizzonti e visioni in collaborazione con Università di Salerno e Campus Mediterraneo; sabato 1 novembre ore 15.00, la Conferenza “Fare sistema nel Cilento per la valorizzazione del patrimonio culturale, la promozione turistica, la creazione di impresa giovanile” con la partecipazione di giovani startup, Organizzazioni Datoriali del Turismo, Credito Cooperativo e la presentazione dei progetti del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno nei Comuni del Cilento;

– giovedì 30 ottobre alle ore 18.00 la Conferenza “Il rilancio delle aree interne attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e archeologico: Appia Regina Viarum” a cura dell’ISNART Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e Culturali;

– venerdì 31 ottobre alle ore 13.00 l’incontro “Ravello Lab: 20 anni d’impegno per lo sviluppo a base culturale” a cura del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali – Ravello;

– gli Incontri con i Protagonisti: venerdì 31 ottobre ore 15.00 presentazione del libro “Micenei e Ittiti. Due imperi a confronto” con l’autore Louis Godart e la Ministra della Cultura della Grecia, Lina Mendoni; sabato 1 novembre ore 15.30 Mounir Bouchenaki Presidente Onorario della BMTA, già Vice Direttore Generale per la Cultura dell’Unesco, Paolo Conti Editorialista Corriere della Sera, Irena Guidikova Head of Democratic Institutions and Freedoms Department del Consiglio d’Europa, Pietro Laureano Architetto, urbanista e consulente Unesco, Federica Rinaldi neo Direttore Museo Nazionale Romano, Gabriel Zuchtriegel Direttore Parco Archeologico di Pompei.

LA BMTA A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA ALL’UNESCO DELLA CUCINA ITALIANA

La BMTA a sostegno della candidatura all’Unesco della cucina italiana

La prima giornata, giovedì 30 ottobre, si concluderà con la Conferenza “Cucina e archeologia nell’identità culturale italiana”, dedicata alla candidatura della Cucina Italiana all’Unesco, a pochi giorni dal 10 novembre, quando sarà pubblico l’esito della valutazione dell’organo tecnico, con il conferimento, poi, a dicembre, in India.

Sin dalle prime edizioni la BMTA è stata sede dei lavori per la elaborazione dei contenuti e dei processi per il futuro riconoscimento del patrimonio immateriale: in occasione della quinta edizione, il 9 novembre 2002, si riunì il gruppo di lavoro costituito da Unesco, Ministero per i beni e le attività culturali, Direzioni Generali del Patrimonio Culturale di Algeria, Giordania, Libia, Marocco, Siria, Tunisia, Provincia di Salerno, Federculture, Assafrica & Mediterraneo di Confindustria per la preparazione del documento denominato “Carta di Paestum per la gestione integrata del patrimonio tangibile e intangibile” alla presenza del Vice Direttore Generale per la Cultura dell’Unesco, Mounir Bouchenaki, attuale Presidente Onorario della BMTA; nel 2003, poi, fu adottata in occasione della 32° Sessione della Conferenza Generale Unesco la Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dall’Italia nel 2007, che fissò le procedure per l’identificazione, la documentazione, la preservazione, la protezione, la promozione e la valorizzazione del bene culturale immateriale.

Oggi più che mai cibo e cultura vanno di pari passo, trovando nei viaggiatori consenso e riconoscimento della stessa idea di fondo sottesa al dossier della candidatura della Cucina Italiana: “l’idea cioè che il cibo possa essere considerato l’identità culturale di un popolo”. Questo concetto ha trovato applicazione e soprattutto gratificazione per il territorio salernitano nell’ambito della candidatura della Dieta Mediterranea, che nel 2010 fu la prima pratica alimentare ad avere il riconoscimento per il legame profondo con la corretta alimentazione, che nella sua essenza ne fa uno stile di vita. Inoltre, la Cucina Italiana è patrimonio comune per oltre 60milioni di connazionali che vivono all’estero e di tanti stranieri che si ispirano allo stile di vita italiano.

Svolgere alla BMTA di Paestum (Capaccio Paestum, il Comune che ospita la BMTA da 27 edizioni è la “porta del Cilento, di quella estesa area naturalistica e paesaggistica iscritta nella lista del patrimonio materiale nel 1998 con le aree archeologiche di Paestum e Velia), a pochi chilometri da dove è nata la Dieta Mediterranea, una iniziativa dedicata alla candidatura della Cucina Italiana trova contezza nella dichiarazione del Ministro dell’Agricoltura, on. Francesco Lollobrigida: “la nostra tradizione culinaria non rappresenta solo un insieme di ricette, esperienze, pratiche e contaminazioni, ma è il cuore della Dieta Mediterranea, caratterizzata da prodotti alimentari d’eccellenza, da cibi sani, dalla varietà e dalla biodiversità”. A tal proposito, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e la Piana del Sele sono esempio della biodiversità del territorio e la sostenibilità delle produzioni DOP/IGP (mozzarella di bufala, carciofo, rucola, cavolfiore, olio, vino).

A rafforzare, inoltre, l’abbinamento tra archeologia e gastronomia è stata la volontà del Ministro dell’Agricoltura nel presentare, insieme al Ministro della Cultura, il logo della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco proprio in un grande attrattore archeologico, il Parco di Pompei (4 agosto 2023), dove i mosaici e la narrazione del quotidiano nell’antichità eleggono la cucina protagonista nella vita comune. La gastronomia antica dei romani e loro pietanze, nel rappresentare l’identità locale dei territori (il garum, il farro, la porchetta, l’olio, il vino) sono alla base della “Cucina Italiana”.

Interverranno alla Conferenza Pier Luigi Petrillo, che ha lavorato sul dossier di candidatura dalla denominazione “La Cucina Italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale” (Italian Cooking between sustainability and biocultural diversity), il Presidente Nazionale delle Camere di Commercio Andrea Prete, il Presidente Onorario della BMTA Mounir Bouchenaki, che da Vice Direttore Generale per la Cultura dell’Unesco promosse la Convenzione del 2003 sul patrimonio immateriale, il Comandante del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri Fabrizio Parrulli, il Vice Presidente del Touring Club Italiano Giuseppe Roma. Modererà i lavori Maddalena Fossati Direttore de “La Cucina Italiana”, la più antica rivista gastronomica al mondo, fondata nel 1929, ancora in edicola, che rappresenta una delle tre comunità promotrici della candidatura.

PREMIO “PAESTUM” 20ª edizione

Il Premio, istituito nel 2005 nel nome di “Paestum” è stato intitolato nella sola edizione del 2018, in occasione del 50° anniversario della scoperta della Tomba del Tuffatore, a Mario Napoli (archeologo e studioso della Magna Grecia, Soprintendente Archeologico di Sa, Av, Bn nel 1964 quando vennero alla luce a Velia la Porta Rosa, singolare complesso costruttivo del II-III sec. a.C. e nel 1968, a circa 1,5 km a sud di Paestum nella necropoli di Tempa del Prete, la Tomba del Tuffatore, unica testimonianza in ambito greco di pittura non vascolare, da lui datata al 480 a.C. circa) viene assegnato a personalità e organismi, che contribuiscono, con il loro impegno, al dialogo interculturale, alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla promozione del turismo archeologico. Il Premio viene assegnato a personalità e organismi, che contribuiscono, con il loro impegno, al dialogo interculturale, alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla promozione del turismo archeologico e in occasione della ventesima edizione lo riceveranno:

Pietro Laureano: Per il lungo impegno a favore della salvaguardia del paesaggio con le pratiche antiche e per la divulgazione delle Conoscenze Tradizionali al fine di trasmettere di generazione in generazione il patrimonio culturale e naturale, nel rispetto delle diversità culturali.

Paolo Conti: Per la sua quasi cinquantennale attività di giornalista professionista, iniziata nel 1977, nell’ambito della quale da oltre 30 anni si occupa del patrimonio culturale; da 45 anni al Corriere della Sera, di cui è editorialista. Ha scritto e scrive di cultura con etica professionale e competenza, mentre stile e lealtà ne contraddistinguono l’uomo. Non si è mai prestato a scrivere di “favole comuni” né a osannare i ministri della cultura che si sono avvicendati nei lunghi anni della sua carriera.

European Institute of Cultural Routes: ritira il Premio Irena Guidikova Head of Democratic Institutions and Freedoms Department, Council of Europe

L’impegno a favore dell’identità culturale dei territori, della valorizzazione della memoria e della storia trova la sua realizzazione nella Convenzione di Faro del 2005, che elegge il patrimonio culturale europeo a diritto dei cittadini e risorsa per la società, promuovendo la partecipazione delle comunità locali nella sua gestione e trasmissione alle generazioni future.

I progetti in mostra quest’anno

ARVO – ARcheoVOice (Antes Archeologia) – ARVO è uno strumento innovativo di valorizzazione del patrimonio culturale, applicabile sia a un singolo museo che a un intero territorio. Grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale Generativa, offre un’esperienza immersiva e coinvolgente che guida i visitatori alla scoperta di musei, gallerie d’arte e reperti parlanti con descrizioni, racconti ed enigmi.

Coralvision (iinformatica & partners) – Coralvision è un sistema all’avanguardia per la valorizzazione turistica, che integra un modulo di analisi dati utile per il monitoraggio e la gestione dell’overtourism. Il sistema si basa sull’utilizzo di beacon BLE integrati negli arredi urbani e gestiti da cittadini volontari, gli “ambasciatori turistici”, in un’ottica di partecipazione bottom-up. Il progetto è cofinanziato dal MUR nell’ambito del bando CREST del Partenariato #CHANGES, coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Creator Hub (Labcd Edutainment & partners) – L’applicazione propone la fruizione interattiva di contenuti e modelli 3D complessi di diversi beni culturali, tra cui architetture e reperti archeologici. L’esperienza, grazie alla tecnologia immersiva adottata, offre nuove modalità di valorizzazione e accessibilità del patrimonio.

GreekSchools (Greek Schools ERC Project): I papiri di Ercolano tra visibile e invisibile – L’applicazione rende possibile la visualizzazione e interazione dei preziosi papiri carbonizzati di Ercolano, unica testimonianza di biblioteca antica. Grazie ad un framework open-source, i papiri saranno accessibili tramite un comune browser e fruibili da desktop, mobile e visori (HMD).

Perceive Isis’ Colours (Perceive project) – Un’installazione ibrida, che affronta il tema della policromia perduta nella statuaria antica attraverso un percorso esperienziale e partecipativo incentrato sul complesso del Tempio di Iside a Pompei.

Il futuro della memoria. Il Museo del Terremoto di Messina del 1908 (Artglass) – Attraverso immagini proiettate, suoni e ambientazioni interattive, Messina riemerge come microcosmo narrativo, restituendo al presente frammenti di memoria che rischiavano di restare muti. Completano l’esperienza dei percorsi di visita guidata in Realtà Aumentata con smartglass multimediali.

Oltre a questi progetti, sarà presente la Vetrina DHiLab, spazio dedicato ad alcuni nuovi progetti di applicazioni virtuali e interattive del DHiLab di CNR ISPC. Ogni anno ArcheoVirtual affianca alla Mostra l’organizzazione di un Workshop: sabato 1 novembre alle ore 17.00 esperti del settore si confronteranno sul rapporto tra applicazioni digitali e turismo culturale.

Informazioni utili

L’ingresso alla BMTA è gratuito ed è riservato agli operatori turistici e culturali del pubblico e del privato, ai viaggiatori, ai docenti scolastici e universitari, alla stampa, che possono registrarsi online al link: https://bmta2025.eventbrite.it

I visitatori accreditati possono usufruire gratuitamente, grazie alla preziosa collaborazione dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, dell’ingresso alle aree archeologiche nei giorni della BMTA e di un programma di visite guidate.

Frecciarossa Main Partner

Le Frecce offrono ai partecipanti della BMTA 2025 una riduzione del 30% rispetto al prezzo Base per viaggi di andata e ritorno o singola tratta sui treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca con destinazione e/o origine Salerno o Napoli da martedì 28 ottobre a lunedì 3 novembre 2025.

Per info: https://www.borsaturismoarcheologico.it/info-utili/offerta-frecce/

 

 

Capaccio Paestum

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