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Caos al Pronto Soccorso di Vallo della Lucania: il Nursind denuncia allontanamenti, ferie forzate e clima insostenibile

Ospedale Vallo dimissioni dottoressa sica

L'ospedale di Vallo

Clima incandescente presso il Pronto Soccorso dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dove nei giorni scorsi si sarebbe verificata una serie di eventi critici che hanno generato polemiche, allontanamenti dal servizio, accuse incrociate e l’annuncio di dimissioni. A denunciare pubblicamente quanto accaduto è il Nursind Salerno, sindacato delle professioni infermieristiche, che attraverso una nota ufficiale ha ricostruito i fatti e lanciato un appello per un intervento immediato da parte della direzione dell’Asl Salerno.

Caos al Pronto Soccorso di Vallo della Lucania

Secondo quanto riportato dal segretario territoriale del Nursind, Biagio Tomasco, l’episodio avrebbe avuto origine da un presunto comportamento autoritario della dottoressa Antonietta Sica, dirigente medico in servizio presso il pronto soccorso. Quest’ultima avrebbe allontanato in modo ritenuto ingiustificato un infermiere che, pur essendo soggetto a prescrizioni lievi, risultava idoneo al servizio sulla base di una valutazione del Medico Competente. L’allontanamento, avvenuto in termini definiti “inaccettabili”, avrebbe causato all’operatore uno stato di disagio tale da richiedere intervento medico e sette giorni di riposo.

Il sindacato riferisce inoltre che, al ritorno in servizio, l’infermiere sarebbe stato nuovamente aggredito verbalmente. Successivamente, la dottoressa Sica avrebbe disposto ferie d’ufficio per altri medici e infermieri, colpevoli – secondo quanto dichiarato – solo di aver svolto regolarmente le proprie mansioni. Un provvedimento che, a detta del Nursind, ha comportato gravi criticità organizzative, in un reparto già messo a dura prova dalla cronica carenza di personale.

Le accuse e la richiesta di chiarimenti

Alla vicenda si aggiunge un altro elemento di tensione: la dirigente medica avrebbe sollevato accuse di bossing e discriminazione di genere, che il sindacato chiede ora di verificare in modo trasparente. «Se queste accuse sono fondate – afferma il segretario amministrativo Adriano Cirillo – vanno presi provvedimenti nei confronti della Direzione Sanitaria. Se invece risultano infondate, ci troviamo di fronte a una grave diffamazione istituzionale che non può essere ignorata».

Il Nursind chiede l’intervento del Comitato Unico di Garanzia e della Direzione Generale dell’Asl Salerno, sollecitando un’indagine formale per accertare i fatti. «Non è accettabile – concludono Tomasco e Cirillo – che una questione tanto grave venga archiviata nel silenzio, mentre a farne le spese sono gli operatori del servizio emergenza-urgenza e i cittadini del Cilento che ogni giorno si affidano a un presidio sanitario fondamentale».

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