La Campania introduce una nuova terapia rimborsabile per ‘l’acne inversa’ : il secukinumab entra nel Prontuario Terapeutico regionale, migliorando l’accesso alle cure per migliaia di pazienti.
Campania, nuova terapia per l’acne inversa: secukinumab nel Prontuario regionale
Un importante passo avanti per i pazienti affetti da idrosadenite suppurativa in Campania. La Regione ha infatti inserito nel proprio Prontuario Terapeutico una nuova molecola rimborsabile per il trattamento di questa patologia infiammatoria cronica della pelle, conosciuta anche come “acne inversa”. Si tratta di una malattia caratterizzata da noduli, ascessi e cicatrici, più severa e invalidante della comune acne, con ripercussioni significative sia sul piano fisico sia su quello psicologico.
La condizione, spesso diagnosticata con ritardo, interessa circa 50 mila cittadini campani, in molti casi giovani, compromettendo vita privata, relazioni sociali e capacità lavorativa. Di origine multifattoriale, può essere favorita da predisposizione genetica e aggravata da elementi come fumo, obesità e dieta non equilibrata.
Tra le terapie innovative oggi disponibili figura il secukinumab, anticorpo monoclonale che inibisce l’interleuchina 17A, proteina coinvolta nei processi che determinano la malattia. Il farmaco ha ottenuto la rimborsabilità dal Servizio Sanitario Nazionale per questa indicazione e, grazie alla decisione regionale, sarà accessibile ai pazienti campani.
La disponibilità della nuova molecola rappresenta un traguardo rilevante per il miglioramento della qualità di vita delle persone colpite. Resta però cruciale la diagnosi precoce e la presa in carico specialistica nei centri di riferimento. L’approccio più efficace prevede infatti un lavoro multidisciplinare che coinvolga dermatologi, nutrizionisti, psicologi, chirurghi, terapisti del dolore e personale infermieristico, per accompagnare i pazienti in un percorso terapeutico completo e continuativo.