Stefano Bandecchi, attuale segretario nazionale di Alternativa Popolare, sindaco e presidente della Provincia di Terni, ha ufficializzato la propria candidatura alla presidenza della Regione Campania in vista delle prossime elezioni regionali. Lo ha fatto attraverso i canali ufficiali del suo partito, lanciando un nuovo soggetto politico: la lista autonoma “Dimensione Bandecchi”.
Campania, Stefano Bandecchi annuncia la candidatura a Presidente
“Mi candido a Presidente della Campania per restituire ai cittadini la dignità che la politica ha sottratto loro negli ultimi vent’anni“, scrive Bandecchi nel messaggio diffuso via social. Secondo il leader di Alternativa Popolare, la Campania rappresenta “una regione straordinaria”, ma, a suo dire, è stata “gestita in maniera clientelare e padronale” da amministrazioni che hanno anteposto logiche di potere agli interessi dei cittadini.
Bandecchi critica apertamente i partiti tradizionali, accusando sia la destra sia la sinistra di aver condiviso incarichi e spartito risorse, generando in cambio “disoccupazione, malasanità, degrado urbano e assenza di prospettive per i giovani”. Di fronte a questo scenario, il fondatore della nuova lista si propone come alternativa netta all’attuale sistema politico.
“È arrivato il momento di cambiare tutto”, afferma l’imprenditore, presentando “Dimensione Bandecchi” come un progetto politico innovativo e radicale, che intende rompere gli schemi consolidati della politica istituzionale, ritenuta “inefficiente e inadeguata” a risolvere i problemi strutturali della regione.
Nel suo annuncio, Bandecchi ribadisce l’intenzione di mettersi al servizio dei cittadini e rivendica un approccio pragmatico: “Sono qui per fare, non per promettere. Mi rivolgo a chi ogni giorno si alza alle sei del mattino, lavora, produce e combatte contro le inefficienze della burocrazia. Ho obiettivi chiari e la determinazione necessaria per raggiungerli”.
Con questo messaggio, Bandecchi avvia ufficialmente la sua campagna elettorale in Campania, posizionandosi come figura di rottura rispetto ai partiti tradizionali e facendo leva su una comunicazione diretta e focalizzata sul malcontento sociale, sul rilancio economico e sulla lotta alle storture amministrative. La sua candidatura si inserisce così in un quadro politico regionale in fase di ridefinizione, dove la competizione si preannuncia aperta e carica di tensioni.
