La Campania si conferma tra le regioni italiane più attive nella promozione della sostenibilità ambientale e dello sviluppo rurale responsabile. Sono sette, infatti, i comuni campani che hanno ottenuto il riconoscimento “Spighe Verdi 2025”, attribuito dalla Fee Italia (Foundation for Environmental Education) in collaborazione con Confagricoltura. Il prestigioso premio è stato conferito nei giorni scorsi a Roma e celebrato ieri a Paestum, nel corso di una cerimonia che ha visto la partecipazione di amministratori locali, rappresentanti delle istituzioni e del mondo agricolo.
Campania premiata con sette “Spighe Verdi 2025”
Le “Spighe Verdi” rappresentano il corrispettivo rurale della “Bandiera Blu” destinata alle località balneari, e certificano l’impegno dei territori in ambiti come la tutela ambientale, la qualità della vita, la valorizzazione del patrimonio agricolo e la promozione di un turismo sostenibile. Si tratta di un processo strutturato che guida le amministrazioni locali nell’adozione di buone pratiche ambientali, con l’obiettivo di consolidare modelli di sviluppo compatibili con la salvaguardia del territorio.
I comuni premiati in Campania per l’edizione 2025 sono Foiano di Val Fortore, in provincia di Benevento, Massa Lubrense (Napoli) e cinque centri della provincia di Salerno: Agropoli, Ascea, Capaccio Paestum, Positano e Monteforte Cilento. Quest’ultimo fa il suo ingresso per la prima volta nella lista delle località virtuose. «Siamo molto orgogliosi del traguardo raggiunto – ha dichiarato Antonio Manzi, vicesindaco di Monteforte Cilento – questo riconoscimento rappresenta un incentivo a proseguire nel lavoro di valorizzazione del nostro patrimonio agricolo».
Soddisfazione è stata espressa anche da Paolo Conte, direttore di Confagricoltura Campania, che ha evidenziato il valore simbolico e pratico dell’iniziativa: «La qualità e il numero dei comuni campani premiati dimostrano l’attenzione crescente verso uno sviluppo consapevole. Si premia l’impegno di amministrazioni che credono in un futuro più verde». Sulla stessa linea Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno, che ha posto l’accento sull’importanza delle aree interne: «In controtendenza rispetto al quadro nazionale, stiamo valorizzando i nostri parchi rurali e interni, puntando anche a riportare i giovani nel Sud attraverso attività legate al turismo esperienziale, all’enogastronomia e all’agricoltura innovativa».
Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia Ets, ha sottolineato che le “Spighe Verdi” non rappresentano un punto di arrivo, ma un passaggio significativo all’interno di un processo più ampio: «In Campania si nota una crescente sensibilità verso le tematiche ambientali e rurali. Oltre alla Bandiera Blu, il riconoscimento delle Spighe Verdi è espressione di un lavoro costante che coinvolge l’intera comunità amministrativa e agricola». Mazza ha infine definito il premio come “la punta dell’iceberg” di un impegno diffuso e consolidato, destinato a crescere con il contributo di istituzioni e cittadini.