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Campania, il congresso regionale del Pd diventa terreno di scontro: frizioni sul nome di Piero De Luca

piero de luca capri
Piero De Luca
Piero De Luca

Il congresso regionale del Partito Democratico in Campania rischia di trasformarsi in un nuovo fronte di tensione interna per la segretaria nazionale Elly Schlein. Secondo quanto riportato da Il Mattino, gli equilibri raggiunti a livello nazionale prevedevano un’intesa che avrebbe portato un esponente vicino al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla guida del partito regionale, bilanciata da un cambio al vertice della Federazione di Napoli con un nome espressione dell’area schleiniana.

Campania, il congresso regionale del Pd diventa terreno di scontro

Tuttavia, l’accordo ha subito un’improvvisa battuta d’arresto. A opporsi con decisione sono stati Mario Casillo, capogruppo regionale, e Lello Topo, europarlamentare, entrambi considerati figure centrali nella maggioranza che sostiene l’attuale segretario provinciale di Napoli. «Non si muove da lì», è stata la loro reazione alla prospettiva di una sostituzione imposta dall’alto.

Le tensioni sono esplose definitivamente con l’emergere del possibile nome per la segreteria regionale: non un semplice deluchiano, ma il deputato Piero De Luca, figlio del presidente della Regione. La candidatura, che secondo indiscrezioni avrebbe ottenuto anche l’assenso della stessa Elly Schlein — nell’ottica di onorare un impegno politico assunto con il governatore campano — ha generato forti resistenze.

In particolare, l’accelerazione del percorso congressuale e la scelta del nome hanno suscitato reazioni negative anche in aree tradizionalmente vicine a De Luca. A opporsi all’ipotesi di Piero De Luca sono infatti diversi fronti interni al Pd campano: il gruppo legato al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, l’area casertana vicina alla vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e al deputato Stefano Graziano, nonché il fronte sannita dell’ex parlamentare Umberto Del Basso De Caro, storico alleato del presidente regionale.

La situazione si è ulteriormente complicata con la diffusione, nelle ultime ore, delle prime bozze del regolamento congressuale. Da quel momento, l’area campana vicina a Schlein ha iniziato a mobilitarsi per raccogliere firme tra gli iscritti al partito, con l’obiettivo di proporre una candidatura alternativa qualora Piero De Luca ufficializzasse la propria discesa in campo.

Il congresso, dunque, si preannuncia ad alta tensione. Le prossime settimane saranno decisive per capire se prevarrà la linea dell’unità o se il Pd campano sarà costretto ad affrontare l’ennesimo scontro interno, in un contesto politico regionale già segnato da forti personalismi e equilibri instabili.

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