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Campania, calo record della dispersione scolastica: a Salerno recuperati 1.075 studenti

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La Campania registra un’inversione di tendenza significativa sul fronte della dispersione scolastica, con un risultato definito “storico” dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Nel bilancio presentato a Napoli, il dicastero ha illustrato l’impatto delle recenti misure attuate nei territori più fragili, evidenziando come la provincia di Salerno rappresenti uno dei punti più avanzati dell’intero programma di recupero. Qui, infatti, 1.075 studenti sono rientrati nel circuito dell’istruzione grazie agli interventi messi in campo negli ultimi mesi.

Campania, calo record della dispersione scolastica

Il dato colloca il territorio salernitano al secondo posto regionale per numero di rientri, superato soltanto dalla provincia di Napoli, dove il fenomeno raggiunge dimensioni più estese e strutturali. Seguono Caserta con 1.660 studenti recuperati, Avellino con 295 e Benevento con 288. Numeri che, nel complesso, confermano la diffusione capillare delle misure adottate e la loro capacità di intercettare i giovani maggiormente a rischio di abbandono.

Secondo quanto illustrato dal Ministero, il risultato è in larga parte attribuibile alla combinazione tra il decreto Caivano e il programma Agenda Sud, strumenti concepiti per rafforzare l’azione di contrasto alla dispersione mediante un intervento coordinato tra istituzioni scolastiche, servizi sociali e autorità locali. Su scala regionale, queste misure hanno permesso di riportare sui banchi circa 8mila ragazzi che, senza un’azione mirata, sarebbero rimasti fuori da ogni percorso educativo strutturato.

Il trend registrato in Campania si inserisce in un quadro nazionale complesso, ma per la regione rappresenta un punto di svolta. I dati Invalsi evidenziano un calo costante dell’abbandono scolastico negli ultimi quattro anni: dal 19% del 2020 si è arrivati al 13,3% nel 2024. Si tratta della percentuale più bassa mai registrata, con un miglioramento di 2,5 punti rispetto al 2023 e un totale di diecimila studenti riportati alla frequenza scolastica. Un risultato che, secondo Valditara, testimonia l’efficacia degli interventi programmati e il valore delle risorse messe in campo.

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