Annata d’oro per la produzione di ciliegie a Bracigliano dove la campagna di raccolta 2025 si avvia alla conclusione con numeri incoraggianti. Secondo le prime proiezioni fornite dal consorzio di tutela, la produzione complessiva oscilla tra i 6.000 e i 7.000 quintali, con circa il 30% del raccolto già certificato con l’Indicazione Geografica Protetta (IGP). Un dato significativo che, tradotto in termini economici, si aggira intorno a un valore di oltre 3 milioni di euro come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Boom di ciliegie a Bracigliano: produzione record
La qualità del prodotto ha spinto al rialzo i prezzi di mercato, con le ciliegie di Bracigliano vendute anche a 7 euro al chilogrammo, un risultato favorito anche dalla contrazione del 70% della produzione in Puglia, tradizionale competitor. Il momento favorevole ha riacceso l’attenzione sulle filiere territoriali e sulla necessità di rafforzare le reti produttive locali, anche attraverso la costituzione di nuove forme associative. In tal senso, Confagricoltura Salerno ha annunciato l’imminente avvio di una Organizzazione di Produttori (OP) che riunirà le eccellenze agroalimentari del territorio, comprese le ciliegie di Bracigliano, i limoni della Costiera Amalfitana e il fico bianco del Cilento.
«Questa stagione ha confermato le potenzialità del nostro comparto – ha dichiarato Francesco Albano, presidente del consorzio di tutela – sia dal punto di vista qualitativo che commerciale. Il supporto ricevuto dal Gal “Terra è Vita” e da Confagricoltura Salerno è stato determinante nell’individuare soluzioni efficaci per la distribuzione. Abbiamo avviato collaborazioni con aziende pugliesi che hanno acquistato il nostro prodotto IGP, consolidando nuove sinergie di filiera».
Il consorzio, istituito nel 2023, raccoglie 420 aziende tra coltivatori e confezionatori, su una superficie complessiva di oltre 135 ettari distribuiti in 14 comuni (10 salernitani e 4 irpini). La produzione media si attesta attorno ai 10mila quintali annui. «Il nostro obiettivo – prosegue Albano – è rafforzare ulteriormente il legame tra i diversi attori della filiera per valorizzare il marchio IGP e incrementarne il riconoscimento sui mercati».
Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno, sottolinea la necessità di strutturare meglio l’offerta: «Oggi operiamo principalmente su scala regionale e nazionale, ma alcuni produttori hanno già avviato contatti con buyer esteri. È arrivato il momento di costruire una filiera compatta per affrontare le sfide dei mercati internazionali».