Giallo a Bologna nella mattinata di ieri, 12 luglio 2022, dove è stato rinvenuto, grazie all’allarme lanciato da una ragazza, un ragazzo morto in una pozza di sangue. Il cadavere è stato trovato nell’area abbandonata delle ferrovie San Donato: si tratterebbe di una morte violenta. È stato fermato il presunto killer mentre il giovane è stato identificato di tratta di un 20enne.
Bologna, ragazzo morto in una pozza di sangue
Il cadavere di un uomo è stato riverso in una pozza di sangue. Si tratta, secondo le prime informazioni, di una persona di 20 anni di carnagione chiara. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i soccorritori del 118.
L’allarme
A lanciare l’allarme sarebbe stata una ragazza, che al 118 avrebbe parlato di un’aggressione. Sul posto sono quindi subito accorsi i carabinieri e i sanitari del 118 ma per l’uomo già non c’era più nulla da fare e di questa ragazza neppure l’ombra.
Il cadavere del giovane, lasciato all’interno di un casolare abbandonato, presenterebbe ferite di un’arma da taglio. Si tratterebbe dunque di una morte violenta.
Fermato il presunto killer
I carabinieri nel tardo pomeriggio di oggi hanno fermato alla stazione di Ventimiglia un 19enne di origine tunisina nei confronti del quale, la Procura di Bologna, ha emesso un fermo per omicidio aggravato.
Secondo le prime indiscrezioni, sarebbe stato lui ad aggredire a morte il giovane trovato senza vita nell’edificio in via Larga.
Chi è la vittima
La vittima è stata identificata: si tratta di un 20enne di origine marocchina, anche lui, come il 19enne, noto alle forze dell’ordine e con precedenti alle spalle. In base a quanto si apprende, l’arma non sarebbe ancora stata trovata.
Il 19enne, dopo il delitto, sarebbe partito e salito su un treno diretto verso la Francia per fare poi perdere le sue tracce. Sono in corso le indagini per capire il movente dell’aggressione.