Cronaca Salerno, Salerno

Biogas a Sarno, la Tenuta Cavaliere ricorre al Tar: «Ordinanza illegittima, danni per 500mila euro»

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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Come riportato da Il Mattino, la società agricola Tenuta Cavaliere Costantino Schiavone ha presentato ricorso al Tar Campania-Salerno contro l’ordinanza comunale che dispone la sospensione dell’attività degli impianti di biogas in località Foce, a Sarno. Il provvedimento, emanato dal sindaco, è ritenuto dall’azienda «manifestamente illegittimo» e responsabile di un danno economico stimato in circa 500mila euro.

Biogas a Sarno, la Tenuta Cavaliere ricorre al Tar

Il legale della società, l’avvocato Francesco Giordano, ha depositato un’istanza cautelare d’urgenza chiedendo l’annullamento immediato dell’ordinanza e il risarcimento dei danni. La sospensione riguarda uno dei due impianti attivi nell’area, quello di proprietà della Tenuta Cavaliere, che – secondo la difesa – opera nel pieno rispetto delle prescrizioni autorizzative. Il penalista sottolinea l’assenza di una preventiva fase di contraddittorio, evidenziando come il Comune non avrebbe avviato il procedimento permettendo alla società di fornire osservazioni e documentazione integrativa.

Secondo la ricostruzione dell’azienda, l’impianto opera «secondo i più rigorosi standard ambientali e di sicurezza», con una recente certificazione di sostenibilità ambientale ottenuta nell’agosto 2025. Giordano parla di «insussistenza dei presupposti» alla base dell’atto sindacale, sostenendo che non vi sarebbero esalazioni moleste né violazioni delle norme ambientali.

A supporto del ricorso, la società ha prodotto una perizia tecnica asseverata dal chimico Marcello Monaco, iscritto all’Ordine dei Chimici della Campania. La relazione, depositata agli atti, esclude la presenza di scarichi idrici non autorizzati e conferma che le acque meteoriche vengono reimpiegate nel ciclo produttivo per mantenere il corretto equilibrio dei fermentatori. Il documento rileva inoltre una gestione conforme dei reflui, con le eventuali eccedenze trattate come rifiuto liquido e conferite a ditte specializzate.

L’azienda segnala che la sospensione improvvisa compromette la biologia interna dei fermentatori, causando danni strutturali difficilmente reversibili e tempi lunghi di ripristino. Gli impianti di biogas, sottolinea la difesa, non possono essere fermati senza determinare conseguenze economiche e tecniche gravi.

La Tenuta Cavaliere afferma di confidare nel giudizio del Tar, sostenendo di aver sempre garantito attenzione alla sostenibilità ambientale e alla produzione di energia rinnovabile. In attesa della decisione cautelare, l’attività resta sospesa e restano fermi i processi produttivi dello stabilimento.

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