Cronaca

Bimbo rischia di soffocare con una mozzarella, salvato da un infermiere in videochiamata

Una brutta disavventura quella di un piccolo bolognese che stava rischiando di soffocare la sera dell’antivigilia di Natale con un pezzo di mozzarella. A salvarlo ci ha pensato Daniele Celin, infermiere eroe di 41 anni dell’ospedale Maggiore di Bologna e in forza al 118 che ha aiutato la coppia di genitori in manovre di rianimazione sul figlio di due anni che stava soffocando.

Bologna: infermiere salva bimbo dal soffocamento in videochiamata

Questo racconto parte dalla fine, da un pianto liberatorio, se vogliamo arrabbiato, del piccolo, che ha permesso a me e ai suoi genitori di tirare un sospiro di sollievo dopo 15 minuti veramente impegnativi” ha raccontato Daniele dal Resto del Carlino, è accaduta la sera dell’antivigilia di Natale a Bologna. Una giovane coppia, Stefania e Michele, sta cucinando una pizza fatta in casa. Il figlioletto, due anni, chiede un pezzetto di mozzarella ma, poco dopo averlo ingerito, il piccolo non respira.

Decisiva la prontezza dei genitori a comporre subito 118 ma anche la professionalità dell’infermiere Daniele, un “angelo” a distanza che con la coppia è riuscito a instaurare un rapporto di fiducia determinante.

Le parole di Daniele, l’infermiere eroe

Serviva un massaggio cardiaco – ha raccontato l’infermiere – così ho iniziato a dare alla signora le prime indicazioni ma senza però poter vedere i loro movimenti e tutto era molto più difficile“. Così Daniele ha deciso di proporre l’uso di ‘FlagMii’, un’applicazione medica impiegata da circa un anno da Emilia-Romagna e Piemonte, che permette, attraverso lo smartphone, di migliorare i tempi e la qualità dell’intervento dell’operatore 118 che può controllare tutto, in diretta video, seduto dalla centrale operativa.

Daniele ha potuto così “guidare” a distanza l’intervento: “Il piccolo, incosciente, è stato rianimato dai genitori in base alle istruzioni che gli impartivo“. E soprattutto, ha aggiunto, nel frattempo “i colleghi dall’altro capo della centrale si occupavano dell’invio dei mezzi, ambulanza e automedica. È una catena che non si è mai fermata“. Il piccolo ora sta bene.

(Fonte: Il Resto del Carlino)

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