È stata sospesa la potestà genitoriale anche al padre del bimbo originario di Vibonati ricoverato in gravi condizioni al Santobono. Indagini in corso, nominato un tutore per i due figli. Lo riporta Il Mattino.
Bimbo ricoverato a Vibonati, sospesa la potestà genitoriale al padre
Nuovo sviluppo nel delicato caso del piccolo Pietro, il neonato originario di Vibonati ricoverato in gravi condizioni al Santobono di Napoli. Il Tribunale dei Minorenni di Potenza ha deciso di sospendere la responsabilità genitoriale anche al padre, dopo che analogo provvedimento era stato adottato settimane fa nei confronti della madre. Per entrambi i figli, Pietro e il fratellino di tre anni, è stato nominato un tutore.
La madre del bambino – già indagata insieme al nuovo compagno – aveva visto confermata la sospensione, considerata necessaria dagli inquirenti per consentire approfondimenti sulle lesioni riportate dal piccolo. Il padre, un 32enne panettiere di Sapri, non risulta invece indagato: secondo il suo legale, Franco Maldonato, l’uomo è parte offesa nella vicenda.
Durante l’udienza al tribunale minorile è emerso che alcune fratture del neonato potrebbero risalire a un periodo precedente all’ultimo ricovero d’urgenza. Intanto, la madre ha ottenuto il permesso di far visita al figlio, ancora in prognosi riservata. Pietro, trasportato lo scorso 5 giugno prima all’ospedale di Sapri e poi in eliambulanza al Santobono, è tuttora in coma e sotto stretta osservazione.
La villetta di Villammare, dove il bambino viveva con la madre, il fratellino e il compagno della donna, è stata sequestrata per consentire accertamenti irripetibili. La Procura di Lagonegro prosegue le indagini analizzando anche le cartelle cliniche e ascoltando parenti e conoscenti per ricostruire l’origine delle gravi lesioni. Un caso che scuote profondamente la comunità locale, dove si attende con ansia un miglioramento delle condizioni del piccolo Pietro.