La quarta serata del Festival di Sanremo 2025 si apre con l’energia travolgente di Roberto Benigni, che con il suo inconfondibile stile ironico e dissacrante intrattiene il pubblico dell’Ariston con una serie di battute pungenti e riferimenti all’attualità politica e internazionale.
Benigni apre il Festival e scherza con Conti
Il celebre attore e regista toscano non poteva certo mancare all’evento più seguito d’Italia, e lo sottolinea subito con una delle sue battute: “Figurati se mi perdevo il tuo Festival. Non mi perdo niente!“. Sin dal primo momento, il suo intervento è un mix perfetto di comicità e osservazioni taglienti, con una frecciatina rivolta al conduttore Carlo Conti, che scherzosamente lo proclama Ministro dei Trasporti per aver bloccato il Paese con la popolarità del Festival.
Sei dappertutto, Rai 1, Rai 2, Rai 3, interviste, giornali. Il Festival è magnifico, tutti parlano solo del Festival. Hai bloccato l’Italia! Dovresti fare il Ministro dei Trasporti!
Benigni non si risparmia e ironizza anche sulle differenze tra il Festival di quest’anno e quello degli scorsi anni, facendo riferimento alla gestione di Amadeus e ai lunghi tempi di attesa degli artisti: “Ho incontrato cantanti dell’anno scorso che ancora aspettano di entrare“. Ma la vera stoccata arriva con un’allusione alla politica italiana, con Benigni che paragona Conti a chi è riuscito a mettere insieme diverse forze in un “campo largo”, riuscendo dove molti hanno fallito:
“Poi hai messo insieme tutti, hai fatto il campo largo, tu sì che ci sei riuscito!”
Le battute su Tony Effe, Elon Musk e Giorgia Meloni
Benigni prosegue il suo monologo prendendo di mira alcuni protagonisti del Festival, tra cui il rapper Tony Effe, noto per il suo stile eccessivo e per gli accessori appariscenti: “L’ho incontrato, mi fa: ‘Robbè, ma c’hai una collana da prestarmi?’“. Ma il comico non si ferma qui e sposta il mirino anche sul panorama internazionale, citando il magnate Elon Musk e la sua ossessione per l’Italia:
Sai chi ci sta guardando? Elon. Elon Musk. Ci sta guardando con tutti i satelliti che c’ha. Lui è interessatissimo, parla sempre dell’Italia e figurati se non vede Sanremo. Gli interessa. Vuole vedere Sanremo. Tu non hai seguito, ma su X ha già votato per il vincitore. Giorgia.
La battuta si trasforma rapidamente in una stoccata alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, giocando sul suo nome e sulla durata della sua permanenza al potere:
Vince Giorgia. C’è Giorgia? E c’era l’anno scorso, c’era l’anno dopo e Giorgia ci sarà per diversi anni. Te lo dico io che me ne intendo di musica.
Un’uscita che scatena risate e applausi tra il pubblico, confermando la capacità di Benigni di mescolare spettacolo e attualità con grande maestria.
Il riferimento a Trump e il “pericolo” per la Liguria
Il monologo si conclude con un’altra battuta sul presidente americano Donald Trump, noto per le sue mosse imprevedibili in politica internazionale. Benigni immagina che dopo aver tentato di comprare la Groenlandia e Panama, il prossimo obiettivo del tycoon possa essere la Liguria: “Gli interessa Sanremo. Dopo la Groenlandia e Panama, vuole la Liguria. Metterà i dazi sulle trofie al pesto“. Un finale esilarante che conferma il talento comico di Benigni, capace di trasformare ogni argomento – dalla politica alla gastronomia – in un’occasione per far ridere e riflettere.
La battuta su Fratelli d’Italia
Una battuta sul cambio di paradigma politico: “Mi dà fastidio che tutti quelli che erano di sinistra, ora sono diventati di destra. Perché noi di Fratelli d’Italia…“. Poi intonano l’Inno del Corpo Sciolto. Mercoledì 19 marzo, Roberto Benigni torna in Rai con lo spettacolo “Il Sogno”.
Due anni fa su quel palco c’era il presidente Mattarella: si commosse, di divertì e commuovere il presidente è un’emozione che ti entra dentro il corpo e l’anima, perché è una persona straordinaria. Presidente, siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo, non abbiamo mai sentito uscire da lei una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità.
Lo dice Roberto Benigni all’Ariston, nel giorno dell’affondo della Russia contro Mattarella. “A lei tutta la solidarietà del popolo italiano“, gli fa eco Carlo Conti.