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Battipaglia, casa albergo per anziani: il Consiglio di Stato annulla l’affidamento, nuova gara per la gestione

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Il Consiglio di Stato

La gestione della casa albergo per anziani di via Etruria a Battipaglia dovrà tornare a gara. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, con una sentenza pubblicata il 21 ottobre, che ha confermato quanto già deciso dal Tar Campania lo scorso aprile. Come riporta Il Mattino, i giudici amministrativi hanno definitivamente annullato l’aggiudicazione disposta dal Comune a favore della cooperativa Noi, accogliendo il ricorso presentato dal consorzio Athena, secondo classificato.

Alla base della decisione, la mancanza di sub-criteri di valutazione nella lex specialis, ovvero nel bando di gara. Un vizio considerato grave perché in violazione del codice dei contratti pubblici. Secondo il Consiglio di Stato, l’assenza di criteri specifici e di punteggi parziali per ciascun elemento valutativo ha reso “incomprensibile” l’operato della commissione di gara, che aveva attribuito 80 punti all’offerta tecnica della cooperativa Noi, lasciando invece molto distanti le altre concorrenti.

Il disciplinare di gara prevedeva infatti soltanto cinque criteri generici per la valutazione dell’offerta tecnica, senza ulteriori sub-pesi o parametri chiari. Ogni commissario poteva assegnare un punteggio in una scala da zero a uno, ma senza l’obbligo di motivare le proprie scelte. Per i giudici, questa modalità ha prodotto un evidente eccesso di potere, poiché non è stato possibile comprendere le ragioni effettive che hanno determinato l’attribuzione del punteggio.

Respinto anche l’appello presentato dal Comune di Battipaglia, che aveva provato a difendere la legittimità dell’intera procedura, richiamando l’ampia discrezionalità tecnica riconosciuta alle commissioni giudicatrici. Il Consiglio di Stato ha però ribadito che la discrezionalità non può mai sostituire l’obbligo di trasparenza e motivazione. Ogni valutazione deve essere fondata su parametri oggettivi e verificabili, a tutela della par condicio tra i concorrenti.

I giudici hanno inoltre respinto l’argomento del Comune secondo cui il consorzio Athena non avrebbe avuto un reale interesse al ricorso, non potendo comunque aggiudicarsi la gara. Al contrario, Athena aveva chiesto anche l’annullamento della lex specialis, e dunque della procedura nel suo complesso.

Ora l’Amministrazione comunale dovrà predisporre un nuovo bando di gara, definendo criteri e sub-criteri in modo più dettagliato e trasparente. Nel frattempo, la cooperativa Noi continuerà a gestire la struttura di via Etruria, ma in regime di proroga tecnica e senza una copertura di affidamento pienamente valida. Una situazione provvisoria che, come sottolinea Il Mattino, dovrà essere risolta nel più breve tempo possibile per garantire continuità e regolarità nella gestione della casa albergo.

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