Teschio trovato a Cervinara, potrebbe essere quello che resta di Antonio Moscatiello, 58enne scomparso da circa tre mesi. Si attende il risultato del test del Dna prelevato dai resti che potrebbe mettere la parola fine ai due misteri.
Teschio trovato a Cervinara: dal Dna la soluzione del mistero
Il teschio era stato ritrovato lo scorso 20 settembre da un uomo che era sulle montagne in cerca di funghi. Si era reso conto che si trattava di ossa umane e aveva avvisato i carabinieri. Erano intervenuti i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino, che avevano avviato le indagini. Erano anche partite le ricerche, l’intera area era stata battuta per trovare altri resti, ma con esito negativo: il corpo potrebbe essere stato mangiato dai cinghiali. Il teschio era stato portato all’ospedale Moscati di Avellino per gli accertamenti del caso e, soprattutto, per l’esame del Dna.
Al momento ci sono elementi sufficienti
Al momento non ci sono elementi che possano ricondurre quei resti umani ad Antonio Moscariello, anche se l’uomo era spesso sulle montagne, cercatore di funghi anche lui. Resta però la questione temporale: il teschio sarebbe infatti lì da circa tre mesi e il 58enne è scomparso dal 26 giugno, si sono perse le sue tracce durante la partita tra Italia e Austria degli Europei. Il giorno dopo, domenica mattina, le sorelle, Ersilia e Gina, l’avevano cercato ovunque ma inutilmente e si erano rivolte alle forze dell’ordine.