La terra torna a muoversi in Irpinia, dove nella notte e nelle prime ore del mattino si sono registrate due nuove scosse di terremoto. Dopo il sisma di magnitudo 3.6 avvertito il 24 ottobre, con epicentro a Grottolella (Avellino) e percepito nitidamente anche a Napoli e in altre province della Campania, l’attività sismica è proseguita nello stesso distretto.
Nuove scosse in Irpinia, la terra continua a tremare
La prima scossa è stata registrata alle 1.19 con magnitudo 2.1 e una profondità di 17 chilometri. La seconda, alle 7.32, ha raggiunto magnitudo 2.2, a 16 chilometri di profondità, con epicentro localizzato nei pressi di Montefredane. In entrambi i casi non si segnalano danni a persone o strutture, ma il ripetersi degli eventi ha riacceso l’attenzione in un’area storicamente sensibile sul piano sismico.
Secondo quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), le scosse sono compatibili con una normale attività di assestamento successiva all’evento principale di giovedì. La Protezione Civile regionale, i centri operativi comunali e la Prefettura di Avellino restano comunque in stato di allerta preventiva, continuando a monitorare la situazione sul territorio.
L’Irpinia resta, dunque, una delle zone a più alto rischio sismico d’Italia, una condizione che continua a richiamare alla memoria collettiva il dramma del terremoto del 1980, rimasto impresso nella storia del Paese come una delle tragedie più gravi del dopoguerra.








