Sono stati rinviati a processo i genitori del baby boss Emanuele Sibillo, capo dell’omonimo clan nel centro storico di Napoli ucciso nel luglio del 2015. Sono entrambi difesi dall’avvocato avellinese Rolando Iorio.
Clan Sibillo, rinviati a processo i genitori del capo
Il processo inizierà il prossimo settembre e verrà imputati Sibillo Vincenzo e Ingenito Anna, genitori del boss ucciso nel 2015 e capo del gruppo camorristico di Napoli.
A loro vengono contestati i reati di estorsione e violenza privata, aggravati dal metodo mafioso, per aver agito approfittando delle condizioni di omertà, paura ed assoggettamento ingenerati nelle persone offese dalla loro nota appartenenza al clan “Sibillo”.