È morto Pasqualino, il gatto randagio vittima di un’aggressione brutale a Santa Lucia di Serino, in provincia di Avellino. Lo hanno comunicato con profondo rammarico le volontarie dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) della sezione di Serino, che si sono prese cura di lui dal giorno del ritrovamento fino ai suoi ultimi momenti di vita.
Avellino, Pasqualino non ce l’ha fatta: morto il gatto ustionato con l’acido
Pasqualino era conosciuto come un “gatto libero”, ovvero un animale non di proprietà, ma tutelato dalla normativa nazionale sulla fauna urbana. A trovarlo, in condizioni disperate, era stato un cittadino che, notando le gravi ustioni sul dorso e sul collo, aveva immediatamente allertato le volontarie dell’associazione. Le ferite, come poi certificato dal veterinario che lo ha visitato, erano compatibili con l’esposizione a una sostanza corrosiva, con ogni probabilità acido.
Nonostante il tempestivo intervento dell’Oipa e l’immediato avvio di una raccolta fondi per sostenere le cure veterinarie, Pasqualino è morto dopo appena una settimana di agonia. Le lesioni riportate si sono rivelate troppo estese e profonde per permettere un recupero.
La vicenda ha suscitato una forte ondata di indignazione a livello nazionale, mobilitando attivisti e cittadini da ogni parte d’Italia, dal Friuli alla Sicilia. Sui canali social, l’Oipa ha condiviso un messaggio di commiato che, oltre ad esprimere dolore per la perdita, denuncia l’assenza di reazioni da parte delle istituzioni locali. Nel lungo post, l’associazione ha criticato in particolare il Comune di Santa Lucia di Serino per non aver preso posizione pubblicamente sull’accaduto: “Pasqualino era solo nostro, come è solo nostro il dolore di averlo perso, di non averlo salvato. Le persone che più dovevano imporsi, invece… hanno taciuto”.
