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Frode alimentare, le intercettazioni shock

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Foto dei carabinieri
Foto dei carabinieri

Dalle indagini sono emerse intercettazioni agghiaccianti, che inchioderebbero gli imputati finiti nell’inchiesta di frode alimentare. Una indagata avrebbe detto: “Me li sogno la notte i cristiani che si sentono male. Nessuno ci ha lasciato le penne solo per grazia del Signore: non mangiare pesce crudo”. Oggi si svolgeranno gli interrogatori di garanzia. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Avellino, frode alimentare: le intercettazioni shock

Oggi si svolgeranno gli interrogatori di garanzia dei sette irpini finiti nell’inchiesta dei carabinieri del Nas di Bari che ha smantellato un’organizzazione finalizzata all’adulterazione di sostanze alimentari, frode e falso relative all’attività di produzione e commercio dei prodotti ittici in tutta Italia.

Secondo l’accusa, si avvalevano di una specifica ripartizione dei ruoli, impiegando a tali fini la struttura, le risorse e i mezzi delle società Ittica Zu Pietro e Izp Processing. Coinvolte anche aziende irpine, Innovatio srl e Studio Summit, con un ruolo di vertice. I componenti del gruppo criminale «impiegavano additivi e sostanze vietate dalla normativa finalizzati a conferire ai prodotti ittici commercializzati una migliore colorazione e ad occultare lo stato di alterazione dei prodotti mettendo in pericolo la salute dei consumatori».

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