Domenico De Rosa (Smet): “Dopo le parole di Filosa (Stellantis), l’Italia può restare centrale nell’automotive solo con una svolta europea su regole, transizione e politiche industriali”.
Automotive, De Rosa (SMET): “Italia centrale se l’Europa cambia rotta sulla transizione green”
Nel dibattito sul futuro dell’automotive europeo, a intervenire è il cavaliere Domenico De Rosa, CEO del Gruppo Smet, leader nel settore trasporti e logistica. Le sue riflessioni arrivano dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, ospite della trasmissione “5 minuti” di Bruno Vespa su RaiUno, dove ha assicurato che gli stabilimenti italiani del gruppo continueranno a operare con missioni produttive chiare.
Secondo De Rosa, il messaggio è significativo, ma lo scenario resta complesso: “È un impegno pubblico importante, ma bisogna essere concreti: se Bruxelles continua a imporre norme rigide e una sola direzione tecnologica, anche i manager più determinati faranno fatica a difendere tutta la capacità produttiva in Italia”. Per l’imprenditore, la sfida principale non è la concorrenza cinese, bensì “un impianto normativo europeo che sta imponendo modelli non sempre sostenibili per mercato e famiglie”. Una linea, aggiunge, che ha creato un gap di competitività colmato da produttori esteri, spesso sostenuti da robusti incentivi pubblici.
Neutralità tecnologica e industria europea
De Rosa condivide le quattro priorità indicate da Filosa — neutralità tecnologica, rinnovo del parco auto, tutela delle vetture compatte e rilancio del ruolo dell’Italia — definendole una base solida. Tuttavia, avverte: senza una strategia industriale europea concreta, queste dichiarazioni rischiano di restare teoriche.
“Gli Stati Uniti hanno finanziamenti e piani strutturati. La Cina pianifica su lungo periodo. L’Europa ha puntato quasi solo su obblighi e divieti. Non è sufficiente”, afferma, parlando di un approccio “troppo ideologico” al Green Deal.
Messaggio al Paese e alla filiera
Per il CEO di Smet, la scelta di Filosa di parlare a un pubblico generalista indica la volontà di rassicurare cittadini, lavoratori e filiera: “Ha voluto dire che Stellantis c’è e vuole continuare a produrre in Italia, ma servono condizioni politiche adeguate”.
Sul fronte logistico, De Rosa evidenzia che la conferma di missione per gli stabilimenti italiani genera effetti immediati: “La logistica vive di programmazione. Senza certezze, non si investe in mezzi e infrastrutture”.
Appello alla politica
L’imprenditore esorta il governo a cogliere il “segnale” e avviare un confronto forte a Bruxelles per una transizione più realistica: “Servono obiettivi ambientali basati su tecnologie concrete, tutela della filiera dell’auto piccola e condizioni che consentano di investire e produrre in Europa”.
Secondo De Rosa, tre sono le condizioni per una nuova fase industriale in Italia: chiarezza sulla funzione di ogni stabilimento, tempi credibili per la transizione tecnologica e un dialogo costante con le imprese della filiera.
“Solo così — conclude — l’Italia potrà restare in fabbrica e l’Europa smettere di penalizzare chi vuole continuare a produrre”.









